Chi non è abituato al confronto democratico, chi crede che il consenso popolare sia una sorta di investitura che legittima l’uso del potere e della forza a prescindere, avrà di certo difficoltà a comprendere che ci sono cittadini, giornalisti, associazioni e movimenti politici in grado di opporsi al tentativo scomposto di mettere il bavaglio a qualsiasi voce fuori dal coro.
Sentiamo prima di tutto il dovere di esprimere solidarietà a tutti coloro che subiscono attacchi e persecuzioni da chi si dichiara forza politica pronta al dialogo, ma che nei fatti ammonisce, disprezza, minaccia e sanziona chiunque abbia il coraggio di criticare le scellerate decisioni di cui si fa artefice questo esecutivo.
Atteggiamenti provocatori assunti dentro e fuori dal Consiglio Comunale che, naturalmente, non risparmiano la Lista dei Cittadini. Pertanto denunciamo pubblicamente l’ultimo episodio che ha dell’incredibile.
Già il 03/03/2018 fummo invitati dall’Ufficio di Polizia Urbana a togliere, da piazza Elettra a Marconia, un nostro manifesto. Ci dissero che si era alla viglia delle elezioni politiche e vigeva il silenzio elettorale.
Malgrado in esso non fosse riportato alcun riferimento a partiti in corsa all’elezioni, né si davano indicazioni di voto, per evitare polemiche inutili, togliemmo prontamente il cartellone.
Successivamente abbiamo posizionato sia a Marconia che a Pisticci lo stesso manifesto che evidenzia come la Tassa sui Rifiuti, anche nel 2018, colpisce le famiglie meno abbienti, eliminando quasi del tutto le esenzioni e le riduzioni.
L’ira e la conseguente censura da parte dell’Amministrazione è esplosa in modo grottesco l’altro ieri.
Alla controra, verso le 14,30 di un giorno di pioggia incessante, forse anche convinti di non essere visti, la prima cittadina e alcuni membri della maggioranza, rimuovevano il nostro manifesto da piazza Umberto I e lo portavano via.
Ma un nostro attivista, testimone dell’episodio, raggiungeva il gruppetto per chiedere la restituzione del cartellone.
Dopo ripetuti dinieghi il Sindaco, in evidente stato di alterazione, decideva di consegnarlo non prima però di aver lanciato l’ennesima minaccia. Ci avvertiva che al prossimo manifesto esposto ci avrebbe fatto multare.
Lista dei Cittadini
La Segreteria