Non è importante ciò che dici ma, la convinzione con cui lo dici

Torna utile l’ultimo lavoro di Sorrentino “Loro” per codificare il modo di intendere la politica del Sindaco Verri che, nell’incontro di ieri sera a Pisticci Scalo non ha perso l’occasione per propinare la solita distorta disinformazione, vantandosi di essere la prima ad aver condotto sull’impianto di Tecnoparco I tecnici della Regione Basilicata. L’enormità di questa affermazione ha lasciato basiti i componenti di Forum Democratico presenti, con un colpo di spugna cancellati cinque anni di lotte, condotte dalla precedente Amministrazione affiancata dagli abitanti del quartiere. Surreale la descrizione fatta dalla Sindaca dei tecnici della Regione Basilicata che guardavano con stupore l’impianto mai visto, nei fatti di proprietà della Regione Basilicata medesima per il tramite del consorzio ASI Regione che detiene il 40% della Tecnoparco . Il 6 settembre 2014 alle ore 13:42 Sassilive pubblica un articolo “Miasmi Pisticci Scalo, vertice in Regione” nel quale si pubblica il verbale della riunione in Regione del giorno prima che riportiamo integralmente:
In data 5.9.2014 si è tenuta una riunione presso la Sala Giunta della Regione Basilicata sulla problematica dei miasmi avvertiti dalla cittadinanza del borgo di Pisticci Scalo provenienti dallo stabilimento della società Tecnoparco Valbasento.

Sono presenti:
– Il Presidente della Regione Marcello Pittella
– Il Dirigente del Dipartimento Ambiente D.ssa Carmen Santoro
– Il Sindaco di Pisticci Dr. Vito Di Trani
– L’Assessore all’Ambiente del Comune di Pisticci Dr. Pasquale Grieco
– L’Avv. Anio D’Angella legale del comune di Pisticci
– L’Avv. Michele Somma Presidente della società Tecnoparco Valbasento
– Il Dr. Bruno Bove dell’ARPAB
– Il Sig. Francesco Laviero della UIL
– Il Sig. Vaccaro e il Sig. Girasole delle CGIL
– Il Sig. Carlo Castro della CISL
– Il Sig. Nicola Mastronardi dell’UGL
– Il Dr. Antonio Bruno dell’ARPAB
– La D.ssa Filomena Pesce del Dipartimento Ambiente con funzioni di segretaria.

Dopo ampia discussione si conviene quanto segue:
1) Dovrà essere effettuato un monitoraggio della qualità dell’aria della zona circostante l’impianto della Tecnoparco Valbasento, da realizzare mediante mezzi mobili a cura dell’ARPAB.
2) Dovranno essere installati dei misuratori di portata dei reflui in uscita dall’impianto (punto S1) al fine di verificare la congruità tra la quantità dei reflui in ingresso con i volumi depurati da Tecnoparco.
3) Dovrà essere installato un comparatore automatico allo scarico di Tecnoparco.
4) La società Tecnoparco continuerà a realizzare il monitoraggio della qualità dell’aria secondo quanto previsto dal protocollo sottoscritto con ARPAB.

5) Dovrà essere esteso agli abitanti del quartiere residenziale e zone limitrofe e ai dipendenti delle altre aziende presenti nella zona industriale di Pisticci Scalo il Protocollo Sanitario di cui all’allegato stamane presentato a cura di Tecnoparco. Tale Protocollo dovrà essere validato e svolto dal Dipartimento Salute della Regione.
6) Dovrà essere istituita una commissione composta da un rappresentante della Regione, del Comune di Pisticci ed un esperto universitario che dovrà realizzare uno studio di fattibilità della delocalizzazione dell’abitato di Pisticci Scalo (Dipartimento Ambiente e Infrastrutture).
7) Dovrà essere ridotto a 40 mezzi giornalieri il numero delle autobotti che recapitano le acque reflue provenienti dal Centro Oli di Viggiano.
Il Comune di Pisticci chiede che venga monitorata l’eventuale presenza di radioattività nei reflui in ingresso all’impianto e nella zona antistante l’impianto stesso (ARPAB).
Il comune di Pisticci dichiara di voler sviluppare con l’Università di Basilicata e il Campus Biomedico di Roma uno studio finalizzato all’applicazione delle migliori tecnologie per il processo depurativo svolto all’interno dell’impianto di depurazione.
Poi le spese da sostenere da parte di ARPAB per i controlli di cui al verbale, saranno garantiti dalla Regione Basilicata.
Entro 10 giorni dalla sottoscrizione del presente atto sia presentato in apposita riunione che si terrà presso la stessa sede il crono programma attuativo del presente verbale. (Giorno 16.9.2014 ore 16.00).
Quanto riportato ai punti 2 e 3 del presente verbale sono già oggetto di valutazione ai fini dell’AIA.
Chiaramente tutto quanto sopra, tutto quanto fatto è stato volutamente ignorato e sminuito dall’attuale Amministrazione che con l’inserimento oggi nel progetto Epibas del quartiere, ottiene un risultato peggiorativo rispetto a quanto in precedenza ottenuto. Come sottolineato nel suo intervento dal Dott. Pasquale Grieco non vi è stato alcun controllo sulla radiottatività nè è stata messa in campo una metologia di indagine corretta, si stima ad oggi l’arrivo di almeno 200 camion al giorno… altro che 40, senza contare la possibilità di immissione diretta da Ferrandina. Realizziamo oggi che la richiesta di applicazione del principio di precauzione era facile se fatta sotto l’altrui responsabilità, impossibile da praticarsi sotto la propria, nonostante l’avallo del consiglio comunale di Pisticci espressosi all’unanimità durante il Consiglio del 9 dicembre 2016 segue testo.
Il Consiglio comunale:
1. Esprime parere negativo al rinnovo dell’AIA, relativamente al trattamento dei rifiuti pericolosi e non, provenienti da aree esterne alla zona industriale di Pisticci (considerando l’impianto di Ferrandina esterno all’impianto di trattamento dei Pisticci e disattivando la condotta che collega l’impianto di Ferrandina con quello di Pisticci) e che per la produzione di energia elettrica venga utilizzato solo il gas metano e non più l’olio di palma;
2. Considera attuabile il solo trattamento dei rifiuti provenienti dalla zona industriale di Pisticci (per rifiuti si intendono i fluidi e i fanghi in ingresso all’impianto di trattamento) e ritiene prioritario che Tecnoparco continui a fornire i servizi e le utilities alle aziende presenti nell’area industriale utilizzando le migliori tecnologie possibili;
3. Chiede che venga attuata con la massima priorità la bonifica dell’intera area inserita nel Sito di Interesse Nazionale;
4. Chiede che i reflui in ingresso ed in uscita agli impianti di trattamento, vengano controllati attraverso analisi a spese di Tecnoparco, effettuate presso laboratori Accreditati, individuati dall’Amministrazione Comunale, ad integrazione delle analisi di ARPAB, per un monitoraggio continuo degli stessi reflui;
Il Consiglio all’unanimità autorizzava il Sindaco anche ad atti monocratici a tutela dei cittadini, al di là dei proclami, della puntuale azione denigratoria dell’operato precedente, del faremo, nulla di concreto è stato fatto, gli inviti a marciare su Potenza per far chiudere Tecnoparco, le invettive del prof. Baratella che in campagna elettorale aveva tutte le soluzioni in fatto di ambiente, sembrano evaporate nel nulla.
Si propone ad un quartiere che nella descrizione dei pochi cittadini presenti è invaso dalle erbacce, ratti, con strade impraticabili, piene di buche, parco giochi, unico luogo di ritrovo per i quaranta bambini del quartiere, fatto riemergere dal degrado a cure e spese dei genitori residenti al fine di dare uno spazio non pericoloso, nuovamente invaso dai miasmi, dimenticato, bucolici progetti di ampliamento di campi da tennis da calcio che per carità ci possono anche stare dopo una seria difesa dell’ambiente quindi della salute.
Ancora una volta emerge l’evidenza di incontri studiati a tavolino in cui va in scena il solito show, il dialogo è impossibile con la Sindaca Verri che si sovrappone a tutti gli interventi, ascoltando nulla e imponendo le proprie visioni, al di fuori delle quali l’interlocutore viene apostrofato: “dici fesserie” solo lei depositaria del sapere, di tutte le verità, unico valido il suo di punto di vista, per stanchezza gli interlocutori insorgono e l’avvocato ottiene il risultato di far apparire la controparte belligerante e di riempire il vuoto di incontri senza contenuti concreti.
Siamo stanchi della facile demolizione alla quale non segue mai la proposta, della mistificazione di dati e documenti, delle accuse infondate di aver portato il Comune di Pisticci al dissesto, quando dai documenti, si evince un risanamento pari a due milioni di euro rispetto ai debiti ereditati dalle gestioni precedenti, lavori fatti su tutto il territorio per sei milioni di euro, si allega tabulato, progetti depositati, finanziati e non, di cui ogni tanto ci si appropria in assenza di capacità e competenza, riteniamo che i cittadini di Pisticci meritino un’amministrazione più responsabile, questa potrebbe dimostrare la sua solo con le dimissioni.

Forum Democratico

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