24Aprile2024

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Il silenzio della politica e l'urlo di pochi...

Basilicata isola felice?
Frase fatta da chi non sa chi siamo e che realtà viviamo, noi poveri lucani disgraziati. Basilicata (chiamata cosi dal 1175), o per meglio dire Lucania, è un caso singolare politico, geografico ed economico dell'Italia, un piccolo patrimonio energetico accentrato nel "pentolone del mezzogiorno" governato da mafia, politica e corruzione. Il  ruolo della politica corrotta è più forte di quanto si possa immaginare; l'Italia non immagina neanche dell'esistenza di una realtà simile nella nostra regione (la terz'ultima come densità abitativa), cosi poco considerata e valutata nello scenario italiano a causa di poteri forti che la governano.
Come dice giustamemte Don Marcello Cozzi, la Basilicata è come un laboratorio nel quale si capisce cos'è diventata la mafia e la politica negli ultimi 20 anni.
Il potere dei "falsi politici", gente che si spaccia per lucani ma in realtà non lo sono (perchè se lo fossero veramente, farebbero tutto quello che è in loro potere per aiutare i propri concittadini), costringe i giovani ad emigrare fuori dalla regione per trovare un lavoro, e condanna chi rimane a lottare per quel poco che tutti chiamano ormai "vita".
Quanto vorrei vedere un "Generale Crocco" dei nostri tempi che non lotta contro i Sabaudi, ma semplicemente per la sopravvivenza e la dignità dei suoi compatrioti lucani; od un giovane "Umberto Bossi Lucano" che sbraita fino allo svenimento per la propria regione.
Purtroppo nel contesto italiano la Basilicata (o per lo meno quello che ne rimane) è una delle regioni con maggiore risorse sul territorio ma nel contempo una delle più povere; impoverità dall'avidità dei politici (comunali, provinciali, regionali e governativi) e dei mafiosi che governano il silenzio dei lucani e stroncano l'urlo di pochi. Tutti sono bravi a parlare (bla bla bla) ma nessuno fa mai qualcosa nel concreto per cambiare le cose; un esempio lampante è il problema dei rifiuti, una problematica che tutti sottovalutano (perché molti la nascondono). Dopo che la Corte Costituzionale bocciò nel 2005 una legge della regione Basilicata che stabiliva il divieto di importare rifiuti extraregionali la situazione per lo smalitimento dei rifiuti è drasticamente peggiorata. I traffici di rifiuti (tra compratori e venditori) sono mascherati da permessi di ricerca, e perforazioni in siti. Ciò ha portato negl'ultimi 20 anni ad un incremento di denaro sporco che non ha fatto nient'altro che sporcare la terra su cui siamo nati e cresciuti, causando un aumento di malati per amianto (come sottolinea il Registro dei Mesoteliomi, ReM) rispetto al resto dell'Italia. Secondo i dati dell' ARPA, si è riscontrato un aumento di rifiuti speciali in contemporanea alla chiusura di stabilimenti industriali, allora mi chiedo com'è possibile che i rifiuti pericolosi aumentino? La risposta è ovvia...
Ai briganti di un tempo si sono sostituiti i criminali d'oggi, i quali ci governano nella più totale indifferenza ed omertà del popolo lucano. Questi scempi, queste ingiustizie e queste lotte sono il chiaro risultato del cossidetto "magna magna" della politica dove chiunque tenta (in un modo o in un'altro) di poter guadagnare abbastanza a scapito di altre persone.
Tutto perde di significato nella nostra regione fin quando strumenti come legalità e solidarietà non permettano il raggiungimento di un traguardo cosi ambito come la "gustizia" e la "libertà" del nostro territorio.

 

Aldo Giamblanco