29Marzo2024

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Prosegue il dibattito sul voto utile. Uno scambio di opinioni con Angelo Scandiffio

Caro Direttore, se mi è permesso, vorrei svolgere pubblicamente, alcune considerazione al commento con il quale ha accompagnato la pubblicazione della lettera di  Antonio Barbalinardo
1)    Il sistema elettorale vigente è un sistema bloccato che permette ad un manipolo di uomini di tenere in pugno l’intera nazione e di impedire che le forze sane trovino il modo migliore per essere utili al paese.
Il porcellum, caro direttore è frutto di questa logica, una logica che non appartiene a Sinistra Ecologia Libertà come tutti i cittadini ben sanno.
È in virtù di questa logica, però, che, da oltre venti anni, nessun concittadino di Pisticci ha avuto la possibilità reale di poter accedere al parlamento. Gira e rigira si ripropongono sempre gli stessi, magari inventando una nuova sigla e un nuovo simbolo per l’occasione.
Va riconosciuto, caro direttore (e non mi sembra che l’abbia colto nel suo commento), che l’introduzione delle primarie, stante il porcellum, rappresenta un grimaldello utilizzabile a smontare potentati, strutturati si , ma ormai incapaci di dire e dare qualcosa di nuovo al paese. Tanto è vero che Berlusconi ha fortemente boicottato le primarie nel centrodestra. Né altre forze hanno immaginato mai di praticarle nel loro interno.
Nel PD delle nostre parti questa possibilità non si è palesata mentre in Sinistra Ecologia e Libertà, dove la battaglia di idee è ancora viva, anche in Basilicata, le primarie sono veramente servite a far avanzare forze e persone non legate a strutture di potere.
E questo è il primo grande motivo che ci spinge, qui a Pisticci a chiedere il voto per SEL visto che, proprio grazie alle primarie, una nostra concittadina è posizionata al secondo posto della lista alla Camera (Vendola, di fatto,  ha chiarito nella conferenza stampa di presentazione delle liste che opterà per la circoscrizione della Puglia).  
Guardi, la posizione di Lidia De Nittis, non è una posizione di poco conto anche, e soprattutto, in considerazione del fatto che la nostra coalizione, PD – SEL – CD , è nelle condizioni di vincere!!
Lei, direttore, sa che il porcellum, per la Camera,  assegna alla coalizione vincente, anche se per un solo voto in più,  il 55% dei componenti ovvero 340 deputati. Noi siamo convinti che il premio di maggioranza potrà riguardare la nostra lista eleggendo anche la seconda posizione. E ciò sarà tanto più vero quanto più elevato sarà il voto a Sinistra Ecologia Libertà.   Nessuno dei candidati posizionati al secondo posto di altre liste ha la possibilità che ha Lidia (ad eccezione della lista del PD).
2)    Il popolo pisticcese da sempre è stato un popolo che si è ispirato ai grandi valori della democrazia e le analisi del voto, nelle diverse tornate elettorali, dalla nascita della Repubblica ad oggi, lo confermano.  
L’elezione dell’On. Cataldo, ma anche quelle dei consiglieri regionali come Michetti , Grieco e Giannace, è stata conseguita dentro un progetto politico più ampio, incarnato all’epoca dai personaggi  pisticcesi che ho menzionato. I pisticcesi raramente hanno votato per campanilismo. Credo che anche questa volta i pisticcesi non si smentiranno. Voteranno per quelle forze che hanno un progetto politico reale e ampio, in grado di cogliere le istanze della gente. Certamente, ne sono convinto, non appoggeranno coloro che scendono in campo solo per distruggere tutto, nè quelli che hanno costruito liste per regalare al paese l’instabilità perenne, non sosterranno gli incantatori di serpi che fanno promesse impraticabili, né voteranno personaggi e gruppi che agiscono solo per difendere il proprio orticello. I pisticcesi ancora una volta voteranno per le forze che perseguono un chiaro progetto politico credibile, responsabile e attuabile.
SEL è uno dei pochi partiti nel panorama nazionale che ha un progetto politico. SEL è impegnata a portare in parlamento il tema del lavoro. Da quando il lavoro è stato estromesso dal parlamento la disoccupazione è diventata galoppante. I dati dei senza lavoro sono noti a tutti ma sotto i nostri occhi, in particolare, sono i lavoratori della Ergom, della Basind, della Panasonic ecc. estromessi dalla val basento. Non c’è crescita senza lavoro. Senza lavoro non c’è sicurezza sociale, senza lavoro salta il diritto alla salute, senza lavoro salta il diritto allo studio. Senza il lavoro si sgretola finanche la struttura familiare.
Il voto a SEL  è un voto per riportare il lavoro al centro del dibattito politico. Il voto a SEL è un voto per difendere i diritti dei lavoratori e a ridare dignità al lavoro. Col ritorno del lavoro come tema centrale, potremo vedere il ritorno della giustizia sociale e la possibilità di nuove conquiste sociali. Per questo nelle urne troveremo molti voti pisticcesi sul simbolo di SEL e con essi la possibilità di rimandare in parlamento un cittadino pisticcese.

 

Angelo Scandiffio
del coordinamento cittadino  circolo SEL Pisticci Marconia


Grazie ad Angelo Scandiffio del contributo al dibattito, un contributo comprensibilmente e legittimamente interessato per il suo ruolo di coordinatore del partito del candidato di cui si è discusso, fra l’altro con una posizione ben argomentata. Ma non mi pare che, nell’intervento al quale si è voluto replicare alimentando quel dialogo auspicato sul nostro importante momento politico, avessi inteso attribuire al candidato di cui si tratta una posizione di poco conto, nell’ambito di una considerazione generale che esprimeva un concetto altrettanto generale, ovvero che il porcellum dà più possibilità a chi sta meglio posizionato in lista. Poi è ovvio che un buon risultato può far scorrere maggiormente la lista stessa ed è legittimo che si cerchi di conseguire il risultato migliore e che si provi a spiegare che quello proposto sia un voto utile.
Alle primarie di alcuni partiti, invece, ho fatto cenno senza avere la pretesa, per questo o altri aspetti, di cogliere tutti i numerosi spunti e le notevoli sfumature offerte da un materia così ampia e peraltro incline all'opinione. Non siamo qui con la pretesa di essere autorefenziali e non saremmo qui ad auspicare dialogo, confronto, interventi ed anche critiche se non volessimo stuzzicare l'altrui pensiero così da approfondire l'argomento.
Bene ha fatto comunque la Sel, non solo la Sel, a ricorrere alle primarie per provare almeno a controbilanciare le nefandezze di questa legge elettorale che, diversamente, accresce il potere delle segreterie. Potere che, in alcuni casi, riesce ad avere un suo peso anche in occasione delle primarie, ma in ogni caso si tratta di uno strumento che sarebbe preferibile diventasse regola aurea per restituire maggior senso di partecipazione e scelta ai cittadini.
Su una cosa, tuttavia, non concordo rispetto all'analisi sopra riportata, ovvero che i pisticcesi esprimo sempre un voto illuminato e ragionato, tanto da arrivare a dire che “anche questa volta non si smentiranno” e “voteranno per quelle forze che hanno un progetto politico reale e ampio, in grado di cogliere le istanze della gente”. Prendo atto dell'ottimismo di Scandiffio, ma credo che, nel legittimo interesse della sua parte politica ed al netto di qualche pur comprensibile passaggio-spot, debba augurarsi l’esatto contrario. E cioè che i pisticcesi si smentiscano, perché finora l’esito del voto locale paga lo scotto di uno strabismo autolesionista. E perchè i tempi in cui venivano eletti quei famosi concittadini sono molto lontani.
Visti i risultati e lo stato in cui versa il nostro territorio, delle due l’una: o da molto tempo a questa parte non esiste alcun progetto funzionale agli interessi dei cittadini fra tutti quelli proposti, per cui, in qualunque direzione sia andato il nostro voto ultimamente (non tanto ultimamente) abbiamo preso solo fregature, oppure i pisticcesi riescono puntualmente a non individuarlo.
Speriamo che questa volta vada meglio in un senso, ovvero che un progetto che sappia porre il cittadino al centro delle sue dinamiche ci sia davvero, e nell’altro, nel senso cioè che da queste parti dimostrino di saperlo scorgere.
D’altra parte ci sarà una motivazione se i concittadini sopracitati sono stati eletti nella Prima Repubblica, mentre oggi si sta esaurendo l’era della Seconda. E’ da un po’ che nel nostro voto c’è qualcosa che non va o che non rende, oppure è una questioni di uomini o di strategie. I nostrani della Prima Repubblica erano migliori e da allora ad oggi non è arrivato ancora nessuno a raccoglierne l’eredità? Oppure era tutto più semplice, tra logiche di partiti più definiti e radicati e leggi più vantaggiose per capitalizzare il potere elettorale di questo bacino di voti?
Mi accontenterei comunque di analizzare un voto dal quale si possa dedurre la chiara consapevolezza di questa comunità di saper individuare almeno chi non merita altri suffragi ed altra fiducia. Ma, purtroppo, ho i miei dubbi. Il potere delle clientele unitamente alle deboli e precarie prospettive di futuro degli individui possono favorire l’eterno ritorno di una cristallizzazione patologica. Ma questa volta non basterebbe un alibi siffatto per giustificare la nociva reiterazione del sempre uguale.

Roberto D'Alessandro