Definiti i termini per le "regionarie" del M5S
- Post 11 Settembre 2013
I tempi per le “regionarie” del M5S si stringono vertiginosamente, perché le liste provinciali più il listino dei consiglieri devono essere definiti entro il 19 settembre, giorno in cui occorrerà inviare allo staff a Milano tutti i documenti necessari alla certificazione interna delle liste: certificato penale, documento di identità, dichiarazione di non avere tessere di partito e modulo di accettazione degli impegni pre-elettorali. Entro il 28 settembre, con la definizione di tutte le candidature, si deve completare il processo di certificazione per poter partire con la raccolta delle firme necessarie alla partecipazione alle amministrative del 2013.
Più in dettaglio, dalla telefonata fatta con Gianroberto Casaleggio dal portavoce al Senato, Vito Petrocelli, delegato insieme ai portavoce alla Camera, Mirella Liuzzi, e al Consigliere comunale di Lavello, Giancarlo Gervasio, a superare l’impasse dovuto alla “sconfessione” sul blog di Beppe Grillo della piattaforma lucana di decisione denominata LiquidFeedback, e in ossequio alle norme elettorali nazionali, si è anche stabilito che: occorreranno due delegati di lista, uno per provincia, che devono essere consiglieri comunali o regionali in carica (Gervasio per la provincia di Potenza, da scegliere per quella di Matera); la lista del M5S lucano può essere composta da candidati consigliere e presidente scelti solo tra gli iscritti certificati alla data di presentazione della candidatura. Questa certificazione deve essere dimostrata con la presentazione dello “screenshot” della pagina personale del portale nazionale M5S.? Cioè, con un documento elettronico che rivela la data esatta dell’iscrizione del candidato al M5S. Questa data limite non è stata ancora definita (sarà comunicata a breve, dopo un necessario aggiornamento del database nazionale); saranno scelti in totale 21 candidati, con la clausola che l'ultimo dei votati verrà escluso se il Ministero dell'Interno dovesse stabilire che il numero degli eleggibili è 20 e non 21 (c’è un ricorso al Tar in atto); si terrà conto anche delle cosiddette "quote rosa" nell’eventualità che la legge le contempli. Devono essere almeno un terzo dei candidati, con eventuale scorrimento della graduatoria delle preferenze espresse. Scorrimento da non applicare se le quote rosa non saranno obbligatorie.
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