24Aprile2024

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Dirupo da candidare a Patrimonio mondiale dell'Unesco

La revoca del decreto di trasferimento del rione Dirupo è il “primo step di un processo di riqualificazione” che avrà come obiettivo finale la “utilizzazione turistica” del quartiere attraverso la realizzazione di alcuni presupposti già definiti nel 2004 nell’ambito del Pit. E’ quanto sostiene il Comune di Pisticci facendo riferimento a progetti come albergo diffuso ed acquisto delle abitazioni di Via Ricciotti insieme ai locali destinati a Museo della Civiltà contadina, opere che fanno il paio con un processo già è iniziato con la realizzazione di Piazza La Salsa.
“Prossimo step, in concomitanza con tutte le altre attività necessarie al raggiungimento dell'obiettivo finale ( Monitoraggio case abitate, Indagine sociologica, Ordinanze per manutenzione straordinaria anche per le abitazioni abbandonate, Piano di Recupero con individuazione della tipologia ricorrente con l'abaco di tutti i materiali da utilizzare, Presentazione progetti per l'utilizzo dei Fondi Europei 2014-2020 per la misure relativa alle smart city, soprattutto per le infrastrutture e per gli edifici intelligenti, rete in fibra ottica in tutto il rione,ecc. ecc.) – aggiungono dal Comune - è la candidatura di tale Rione al Patrimonio mondiale dell'Unesco sia relativa alla Città e Centri Storici, com'è avvenuto per San Gimignano,Urbino, Assisi, e la stessa Matera, sia relativamente ai PAESAGGI CULTURALI, quale Valle Camonica, Val d' Orcia, Costiera Amalfitana,ecc., trattandosi di un rarissimo esempio di ARCHITETTURA SPONTANEA. L'attuazione di tale Progetto comporta necessariamente il coinvolgimento sia degli Enti Istituzionali (Comune, Regione, Soprintendenza), che delle varie associazioni, ma soprattutto dei cittadini che dovranno contribuire in modo fattivo per la realizzazione di tale progetto anche con iniziative che potranno consentire la realizzazione di tutte quelle attività commerciali (negozi per souvenir, bar, ristoranti, pub,agenzie di viaggio,bed and breakfast,ecc.) che artigianali (lavorazione dell'argilla, gelaterie,ecc.) ma anche solo con una adeguata e periodica manutenzione dei propri immobili, sulla base delle indicazioni riferite ai materiali da utilizzare che lo stesso Comune provvederà ad indicare”.
Per essere all’altezza di questa ambizione occorreranno una sapiente cabina di regia, un ampio coinvolgimento di tutti i livelli istituzionali ed il fattivo contributo dei cittadini.