Con Chiurazzi al Consorzio Industriale di Matera il Pd ritrova gli equilibri
- Post 10 Dicembre 2014
Chiurazzi subentra nella guida dell’importante ente pubblico economico al commissario straordinario, Gaetano Santarsia, che ha retto per molti anni la gestione del consorzio fondato il 5 agosto del 1961, dopo la scoperta dei giacimenti di metano in Valbasento.
La successione Santarsia-Chiurazzi è stata dettata dall’approvazione della nuova legge sui Consorzi, la 32/14, che regola il “Risanamento e rilancio dei Consorzi per lo Sviluppo Industriale” e, modificando la legge 18/10, ha istituito la figura dell’amministratore unico che dura in carica 5 anni e, comunque, non oltre la durata di ogni singola legislatura regionale ed è rinnovabile una sola volta. L’amministratore, recita l’articolo 4 della legge 32/14, viene “individuato in base a criteri di professionalità ed esperienza”. Evidentemente i numerosi incarichi ricoperti dall’ex senatore, più volte assessore (Formazione e Lavoro, Sanità e Agricoltura), sono stati considerati da Pittella rappresentativi di quelle professionalità ed esperienza cui allude la nuova legge sui Consorzi.
L’avvento del “renziano” Pittella in regione, poi, lo ha evidentemente ancor più marginalizzato: per questo, se all’esterno la nomina viene vista come il classico contentino, all’interno, invece, riveste tutti i crismi della “tranquillizzazione” di una parte del Pd che reclamava postazioni in giunta regionale. L’imminente rimpasto dell’esecutivo, infatti, rischiava di far implodere il partito: con la nomina di Chiurazzi all’Asi, dunque, Pittella spera di avere mani più libere per la sua nuova giunta. Ciò che emerge all’esterno, però, è ancora una volta l’immagine di un modo di fare politica vetusto e burocratico con la “poltronizzazione” di tutti gli enti sub regionali.
Piero Miolla
pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno
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