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Sc Volley in campo per mantenere il primato

I playoff sono già sicuri, ma il big match in programma oggi a Venosa dirà se il sestetto in rosa della FerrClima Pisticci potrà fregiarsi del primo posto nel girone A del campionato di volley di Prima Divisione.
La squadra, guidata da coach Pierpaolo De Pace, è tornata quest’anno a schiacciare sui parquet di Basilicata dopo un’assenza di qualche anno. Il club, la Scuola Volley Pisticci-Marconia, è presieduto dallo storico presidente Antonio Sisto, coadiuvato dai dirigenti Antonio D’Addurno e Gianluca Viviani. Il sestetto, dopo 7 gare disputate, è al comando con 19 punti, frutto di 6 vittorie e 1 sconfitta. A 3 lunghezze di distanza c’è proprio il Venosa, l’avversaria di oggi, che, però, solo vincendo per 3-0 riuscirebbe a sopravanzare le ragazze pisticcesi.
“Ci apprestiamo a scendere in campo a Venosa – è il commento di De Pace – con la massima tranquillità e la consapevolezza dei nostri mezzi. Conosciamo bene le nostre potenzialità e, ovviamente, anche quelle delle nostre avversarie. Sappiamo, inoltre, che solo perdendo 3-0 arriveremmo secondi, mentre con qualsiasi altro punteggio il primo posto sarebbe nostro”. Non è solo una questione di orgoglio, evidentemente. “Se dovessimo confermare il primato – ha spiegato De Pace - nei playoff l’incrocio sarebbe con la quarta del girone B, l’Azzurra 48 Volley Citra. In caso di secondo posto, invece, ci toccherebbe la terza dello stesso girone, vale a dire il Lagonegro”. Più in generale, ha ribadito De Pace, l’obiettivo “è andare fino in fondo e conquistare la promozione in serie D, sperando poi di poterla finalmente giocare”.
Qualche anno fa, infatti, la squadra riuscì a conquistare la promozione, ma dovette arrendersi all’impossibilità di partecipare a quel campionato.
Questa la rosa a disposizione di De Pace: Fabiola e Sabrina Spartano, Elena Narciso, Dalila Guida, Simona Grieco, Angelica Logozzi, Sara Cirigliano, Marianna Manigrasso, Paola Masiello, Debora Laviola, Fabiola D’Addurno, Alessia Lupo, Martina Taddei e Marianna Lardo.

Piero Miolla