Ambito riconoscimento per D'Alessandro. Il capitano della Pol. C.S. Pisticci è il giocatore simbolo della passata C2

Molto più di una bandiera: Donato D’Alessandro, uno dei perni della Polisportiva Comprensorio Sport Pisticci che milita nella C1 di calcio a 5, è stato premiato quale giocatore simbolo del campionato di C2 edizione 2016-17. In pratica, il torneo dominato dalla sua squadra, poi promossa nella categoria superiore nella quale, come detto, milita quest’anno.
Il prestigioso ed ambito riconoscimento è stato consegnato a D’Alessandro nella sala del Trono del castello “Pirro del Balzo”, a Venosa, dove si è tenuta la quinta edizione di “Futsal Passion”, la manifestazione organizzata dall’Asd Flacco Venosa unitamente alle associazioni Filo di Arianna, Emergency, Basilicata Special Oplympics, con il patrocinio del Comitato Regionale di Basilicata della Lnd (Lega nazionale dilettanti), del Coni regionale, del comune di Venosa, della Regione Basilicata, della Divisione Calcio a 5 e dello Csen (Centro sportivo educativo nazionale) di Basilicata.
“Essere premiato come giocatore simbolo dello scorso campionato di C2 al FutsalPassion di Venosa – ha dichiarato il calcettista gialloblù, pisticcese doc - è motivo di grande orgoglio per me. Questo riconoscimento chiude la fantastica stagione dello scorso anno che ci ha visti vincitori di tutto: campionato e Coppa. Pertanto, voglio condividere questo premio con i mei compagni di squadra, con coach Francesco Benedetto e con la mia società. Voglio, infine, ringraziare chi mi ha votato ed ha espresso il proprio consenso in mio favore”.
D’Alessandro, cresciuto nel Pisticci di calcio a 11, è stato poi protagonista di svariati campionati di C1, C2 e D con le varie compagini che hanno rappresentato la città basentana, fino a tornare protagonista, insieme alla squadra gialloblù e al movimento pisticcese di futsal, con la splendida promozione ottenuta lo scorso anno, arricchita dalla conquista della Coppa Italia e la sconfitta onorevole in Supercoppa con la corazzata Futura Matera.

Piero Miolla

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