20Aprile2024

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La nostra storia calcistica del dopo guerra - storico incontro di calcio col Ferrandina con giocatori di serie B e C

E’ trascorso tantissimo tempo, ma tra gli sbiaditi ricordi sportivi (perdonate qualche inesattezza) dei primi anni del dopo guerra, spicca un match di calcio amichevole (ma non troppo), tra il Pisticci e il Ferrandina. Non meravigliatevi se diciamo che anche allora, nonostante la penuria di mezzi (palloni, divise, ecc.) e l’assenza di campi di gioco, (allora non c’era ancora il campo di Ponte Pisciacchio e si giocava alla Piazzolla in Terravecchia o sul piazzale di Via XX Settembre ancora senza costruzioni, o davanti al piazzale del Cimitero non ancora ampliato o nella piana di Pozzitelli), la passione per il calcio non si discostava troppo da quella attuale. Proprio per la mancanza di stadi non si partecipava ai tornei regionali (qualcuno era già in atto), ma si disputavano gare amichevoli, attesa la rivalità che non mancava tra squadre di altri comuni vicini come Montalbano, Ferrandina, Bernalda, Stigliano, Montescaglioso.
Proprio uno di questi incontri, giocato nel mese di luglio, rimarrà memorabile coinvolgendo il Ferrandina e Pisticci che avevano stabilito di sfidarsi sul campo ferrandinese. Ovviamente, di volta in volta si sceglievano i giocatori migliori e in quella occasione si andò veramente oltre, importando atleti di una certa valenza.
Il Ferrandina si fece forte con diversi giocatori pescati nel Potenza che in quegli anni militava nella serie C o D, mentre il Pisticci si affidò addirittura a 6 giocatori del Taranto da poco ritornato in serie B, prestati grazie all’intervento del compianto avvocato Nino Sinisi, grande sportivo e amico dell’allora presidente del Taranto Michele Rinaldi di origini lucane.
Fu data la possibilità di scegliere i migliori atleti tarantini a disposizione, tra cui il famoso attaccante Francesco Petagna (nonno di Andrea Petagna attuale giocatore della Spal) e il portiere Michele Tedesco. Furono schierati così, solo 5 giocatori locali, Pietro Leone, Alberto Prudente, Giuseppe Panettieri, Cesare Grieco Nobile e Armando Giannone. Per tutti un figurone.
Nel Ferrandina , se ricordiamo bene, presenti invece i tre migliori giocatori del posto di allora, Tubito, Magistro e Frangione.

Gara giocata davanti ad un pubblico numeroso e appassionato, bella e combattuta, agli ordini di un arbitro della provincia di Potenza. Alla fine del primo tempo il risultato era fissato sul 3 – 2 a favore dei pisticcesi. Tutto filò liscio fino a quasi metà ripresa, poi in campo scoppiò una violenta rissa tra i giocatori, subito sedata.
Tutto sembrava dovesse continuare fino al 90°, ma per un contrasto in area pisticcese, la rissa si riaccese in modo violento e l’arbitro fu costretto a chiudere la gara anzitempo sul risultato che non era cambiato con le 3 reti a 2 a favore del Pisticci.
Gli animi comunque non si erano placati e nel dopo partita ci furono piccoli scontri tra le due tifoserie. Il Pisticci era stato seguito nella trasferta da un centinaio di tifosi ammassati su due grossi camion (allora il tifo non viaggiava in pulman).
Nei mesi successivi un incontro tra i dirigenti delle due squadre, sancì la possibilità a breve di una partita “della pace” per cancellare quello che era accaduto. Ma non se ne fece nulla e bisognò attendere qualche anno prima di vedere di nuovo in campo il Pisticci e il Ferrandina.
Quest’ultima città, ricordiamo, negli ultimi decenni, è sempre stata serbatoio per il Pisticci, di validissimi, ammirati e amati giocatori, tra cui il grande Paolo Pavese, il funambolico Roberto Togni e altri atleti bravissimi come Lino Montemurro, Francesco Mastrangelo, Domenico Angelini.

Michele Selvaggi</p>"