Stangata per il Pisticci: diffida del campo, squalifica per tre giocatori e pesante multa, ma la società è compatta più che mai

La sconfitta casalinga contro il Potentia calcio a 5 di sabato scorso che non ha intaccato di molto le possibilità di vittoria del campionato per i ragazzi di mister Lavecchia, ha però avuto pesanti ripercussioni dal punto di vista disciplinare.
Il giudice sportivo infatti ha squalificato tre giocatori gialloble, ha multato la società ed ha diffidato il Pala Olimpia.
Per la cronaca sul finire di gara alcune “sviste” arbitrali hanno agitato gli animi di alcuni giocatori e di una parte del pubblico, ed il tutto ha portato alla squalifica di 5 giornate a Laviola, di 3 giornate al secondo portiere Fuina e di 2 giornate a D’Alessandro. Inoltre, l’esplosione all’esterno della tensostruttura di alcuni petardi, le minacce reiterate ai due D.G., gli sputi verso l’arbitro n° 2, oltre che gli insulti alla società avversaria, hanno portato ad una ammenda di € 250,00 alla società ed alla inevitabile diffida del campo.
Ovviamente la Polisportiva C.S. Pisticci, unica vittima di tutto questo non ci sta a passare come una società che non rispetta le regole e punta il dito oltre che sui propri calciatori, rei di alcuni atteggiamenti non consoni ad una società gloriosa e rispettosa degli avversari e degli arbitri, anche e soprattutto verso quella parte di pubblico altrettanto reo di aver portato ad una siffatta punizione.
Lo storico dirigente gialloblè Antonio Lacarpia, onorato di appartenere a questa splendida realtà, è chiarissimo nella dichiarazione, a nome anche della intera società: “La posizione della dirigenza è ferrea: non intendiamo tollerare più alcun episodio che metta a rischio il lavoro che quotidianamente si fa nella Polisportiva. Siamo impegnati quest’anno in tutti i campionati presenti a livello regionale, dagli esordienti alla C1 maschile per finire alla C Femminile (6 squadre), ed in quasi tutte le categorie siamo tra i primi in classifica. Il nostro obiettivo non è solo quello di vincere i campionati sul campo, ma lo è soprattutto quello di vincerli fuori dal campo. Per questo ci avvaliamo dei tecnici migliori e diamo al nostro movimento la giusta importanza dal punto di vista educativo. Abbiamo oltre 100 tesserati e possiamo dire certamente che oltre ad essere una delle Società più longeve della Regione, siamo anche una di quelle che ha investito di più sui giovani. Se il pubblico vuole bene a queste Squadre ed a questa Società deve avere un solo pensiero: amare i nostri colori, con la consapevolezza che gli stessi (colori) sono indossati nelle squadre giovanili da bambini che hanno dai 5 anni fino agli Under 19. Loro sono il nostro presente e saranno certamente il nostro futuro. Da questo nasce l’obbligo di tutelare innanzitutto Loro, ed anche i loro sogni; la loro voglia di correre dietro quella palla, ma anche il loro desiderio di imparare ad essere giocatori nel campo e spettatori fuori.
Purtroppo l’esempio ai nostri piccoli atleti lo diamo noi adulti, ed è qui che voglio raggiungervi con il mio messaggio: comportiamoci da spettatori “veri”; tutti abbiamo diritto di tifare per la nostra squadra del cuore, soprattutto i bambini, le famiglie, i dirigenti della Società e coloro i quali vogliono andare al palazzetto o allo stadio ad incitare i propri beniamini. A noi non interessa tifare sputando ed inveendo con frasi ingiuriose i direttori di gara o sparando petardi, o ancora denigrare gli avversari, ben consapevoli del danno che tutto ciò arrecherebbe alla Polisportiva. Se questo è lo Sport che vogliamo, se questo è il Tifo che vogliamo, se questa è l’immagine che vogliamo dare….. allora abbiamo fallito tutti.
Prendiamo spunto tutti da questa situazione che mai più avremmo voluto vivere, nella speranza che sia per tutti noi un momento di riflessione più che di accusa. Amiamo i nostri ragazzi, i nostri colori ed il nostro Paese.”
“Non si può scegliere il modo di morire e nemmeno il giorno. Si può soltanto decidere come vivere ora”. Queste invece le parole del main sponsor Filippo Ambrosino durante un incontro tra la squadra, i tifosi e la dirigenza. Ambrosino sempre nell’incontro, è molto chiaro: “Noi tutti della Polisportiva, abbiamo deciso di vivere il nostro sogno con i ragazzi della C1, con il patrimonio che sono i ragazzi dell’under 19,17 e 15, con le magnifiche ragazze della squadra femminile, con i piccoli eroi degli esordienti, insieme a tutta la scuola calcio e con la comunità pisticcese intera.
Abbiamo deciso di vivere questo sogno sicuramente  con le nostre problematiche, con le nostre difficoltà, con i nostri difetti ed errori perché nessuno può considerarsi perfetto, ma consapevoli di viverlo nella nostra dimensione, la dimensione che ci appartiene che certamente non è quella della violenza fisica e verbale o della “vittoria a tutti i costi”, ma quella di assoluta lealtà, educazione e rispetto verso l’avversario in campo e a fine gara.                                                                                                                                                                            La magia di una idea “comune” ed “insieme”: questa e’ la Pol. Cs. Pisticci, “un cuore che non smette mai di pulsare” e che tutti i giorni mettiamo e continueremo a mettere a disposizione di tutta la comunità. Facciamo in modo che questo sogno non si spezzi e che questa frase possa entrare in tutte le famiglie in tutte le associazioni ed in tutto il nostro “sociale”. Solo allora la nostra dimensione sarà diversa, il nostro sogno realizzato e potremmo finalmente dire: “abbiamo vinto”
In effetti le parole di Lacarpia e di Ambrosino non lasciano dubbi su quelli che sono i reali valori della polisportiva ed è un vero peccato assistere a tanto inutili quanto deprecabili comportamenti in campo e sugli spalti.
Adesso però l’importante è andare avanti perché i campionati non si fermano e sebbene questa “stangata” abbia influito sugli animi di chi ama questa squadra e questi colori, bisogna ripartire ancora più forti, più convinti e più determinati di quanto fatto fino ad ora.

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