Giro d'Italia in Lucania. Festa con brivido per Pozzovivo. A Viggiano vince Ulissi

giro italia 2014 bivio franchi pisticciProprio come lo scorso anno, quando Matera ha ospitato l'arrivo, la nostra regione ha accolto la sesta tappa del Giro d'Italia, la manifestazione sportiva, quest'anno snobbata da diversi campioni, primo fra tutti il vincitore uscente Nibali, forse ancora la più suggestiva del Paese.
Dopo le polemiche del giorno precedente che ha rievocato altri ricordi lucani del Giro, quelli del 1984 quando la corsa a tappe registrò un arrivo a Marconia. In quell'occasione, un po' come ieri, forse in maniera meno "elegante" di ieri, i corridori si rifiutarono di gareggiare attuando uno sciopero per protesta contro le condizioni stradali ed in particolare l'assenza di illuminazione artificiale nella galleria di Pomarico, scatenando l'ira dei cittadini e dell'allora sindaco Gaetano Michetti che biasimò in diretta Rai l'irrispettoso comportamento dei corridori. Chissà perché questo tipo di lamentele accadono sempre al sud: sarà vero, come accusato e ripetuto oggi durante la telecronaca della Rai, che gli asfalti del sud sono qualitativamente peggiori di quelli del nord?

A parte le polemiche, le immagini della diretta tv hanno mostrato, come spesso accade in queste occasioni, tutto il fascino della nostra giro italia 2014 mandriaterra: discriminata, abbandonata, mal gestita, ma sempre molto suggestiva. Per un giorno, i riflettori sono rimasti accesi ed hanno esaltato la bellezza mozzafiato dei nostri paesaggi. "Le emozionanti bellezze della Lucania" le ha definite il telecronista della corsa rosa del canale sportivo Eurosport , l'altra emittente che, assieme alla Rai, segue la manifestazione in diretta, mentre le telecamere dell'elicottero della troupe televisiva si soffermavano sul paesaggio lucano. Come dargli torto. Suggestive le immagini, riproposte anche nel post tappa, della mandria di mucche al pascolo le quali, spaventate dall'elicottero della troupe televisiva, hanno iniziato a correre, ma sono state immediatamente fermate dalla sapiente opera del mandriano il quale, attraverso sinuosi movimenti delle braccia, a mo di direttore d'orchestra, è riuscito a calmare il gregge.
Partiti da Taranto a mezzogiorno per raggiungere Viggiano, gli atleti delle due ruote hanno attraversato anche il territorio pisticcese. I corridori, infatti, per il secondo anno consecutivo, sono transitati lungo la statale 106 ionica fino al bivio per Montalbano, passando, dunque, per "bivio Franchi" dove una sparuta rappresentanza di cittadini locali ha atteso il transito della carovana e dei ciclisti.

Quella di oggi è stata la tappa che ha celebrato Domenico Pozzovivo, il corridore di Montalbano Ionico osannato nella sua città che ha ospitato un traguardo volante della corsa. Le strade ed i muri della cittadina ionica erano invasi da slogan che inneggiavano all'idolo locale. "Dopo la mamma amo solo Pozzovivo", recitava uno striscione di fans.

Per la cronaca, il traguardo finale di Viggiano, caratterizzato da una impervia discesa molto tecnica, le cui difficoltà sono state accentuate dall'asfalto bagnato dalla pioggia che ha provocato diverse cadute, fra cui proprio quella di Pozzovivo, è stato attraversato per primo dall'italiano Ulissi, toscano della squadra Lampre-Merida, autore di uno spettacolare sprint.

Vittorio Ricchiuto

 

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