Riapertura ex Mythen: prima dovrà rassicurare il Ministero dell'Ambiente

La Greenswitch, che ha appena acquisito l’ex opificio Mythen, nell’area industriale di Ferrandina, dovrà fornire entro 30 giorni al ministero dell’Ambiente un piano integrativo alle indagini di caratterizzazione dell’area. Lo ha chiesto il dicastero di via Cristoforo Colombo, precisando che “modalità e tempi dovranno essere concordate con Arpab, con particolare riferimento al set analitico dei parametri da ricercare”.
Per la nuova cordata, integrata da un socio americano di origini ferrandinesi, dunque, c’è il rischio che l’operazione si complichi? Si vedrà.
La lettera del ministero dell’Ambiente, indirizzata anche a Regione, Arpab, Provincia di Matera, Comune di Ferrandina, Asm, Noe e all’associazione Ambiente e Legalità, nasce proprio dalle sollecitazioni dell’associazione che ha tra i suoi membri più attivi Pio Abiusi e Anna Maria Dubla.
La questione della bonifica dell’area dell’ex Mythen, che, va ricordato, si trova nel perimetro del Sin (Sito d’Interesse Nazionale) della Valle del Basento, in realtà è datata e risale a quando l’opificio era, appunto, gestito dalla Mythen: fu proprio l’azienda con sede in Lombardia ad assumere l’obbligo di effettuare la caratterizzazione dell’area e tutto quanto ad essa connesso. Azioni che, complice anche la chiusura dell’azienda prima e il suo fallimento dopo, non vennero portate a termine. Ambiente e Legalità ha spulciato nelle carte relative allo stabilimento ed ha a più riprese sollecitato le istituzioni alla verifica di quanto eventualmente fatto in materia.
Sul punto si segnala anche un’interrogazione del deputato lucano di Si, Antonio Placido, al ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti. Con essa Placido ha premesso che “il progetto di riattivazione ex Mythen è candidato ad un finanziamento regionale ed ha ottenuto un contributo in conto capitale di oltre 5 milioni di euro pur prevedendo interventi di bonifica esigui, limitati alla rimozione dell’amianto presente nei capannoni”, chiedendo a Galletti: “Il ministro ritiene che sia congrua l’erogazione di un finanziamento pubblico prima che i necessari interventi di bonifica siano effettuati e plausibile che venga rilasciata un’Aua (autorizzazione unica ambientale, ndr) dalla Provincia di Matera in assenza di Via ed Aia”.

 Piero Miolla
pubbicato su La Gazzetta del Mezzogiorno

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