Affidamento ventennale pista Mattei. Per Winfly è una buona notizia

Un annuncio accolto con soddisfazione, specie se poi si tradurrà in un’accelerazione alla soluzione di problemi che si trascinano da tempo e limitano la completa funzionalità della pista Mattei.
La notizia resa nota dall’assessore regionale alle infrastrutture, Nicola Benedetto, secondo la quale la Regione Basilicata ad ottobre indirà una gara per l’affidamento ventennale della gestione della struttura basentana, è piaciuta alla Winfly.
L’attuale gestore della pista, infatti, non ha mancato di ricordare che “da anni, purtroppo, si accumulano ritardi ed inadempienze sia da parte del Consorzio Asi di Matera (proprietario dell’infrastruttura, ndr), che della Regione. Nemmeno un euro dei fondi stanziati nelle finanziarie regionali per il 2016 (750mila euro) e 2017 (1,250 milioni) è stato mai speso per avviare i voli sperimentali”. Per converso, invece, “all’aeroporto di Pontecagnano, che per lavori in corso sarà funzionale non prima del 2018-19, tra somme già versate per l’acquisto delle azioni, vale a dire prima 500mila euro, poi 688.458, oltre a quella opzionata pari a 368.233,54, e l’impegno finanziario pari a 1.200mila euro per il 2017, il totale versato è di 2.756.692,37 euro”.
Eppure Pontecagnano dista da Potenza 90 chilometri e da Matera circa 185: si sono dunque investiti soldi della Basilicata con nessuna ricaduta a favore dei lucani, visto che ci sono stati zero passeggeri e altrettanti nuovi occupati, diretti ed indiretti? Winfly ha poi ricordato di aver “rilevato una struttura abbandonata da tempo ed invasa da erbacce, consentendone l’apertura e l’avvio di alcune attività.
E’ bene chiarire che la pista Mattei ha già l’autorizzazione al trasporto passeggeri fino a 9 posti, e che pende la richiesta di trasformazione in aeroporto presso Enac dal 1° luglio 2015. Inoltre, con nota del 9 marzo 2016, si è attestata l’idoneità alla trasformazione in aeroporto di aviazione generale, salvo integrazioni di tipo amministrativo, e con lunghezza attuale”. L’attuale gestore, in buona sostanza, “ha la volontà di accompagnare le istituzioni verso la trasformazione in aeroporto. Vinca la migliore offerta e, nel caso non dovesse risultare la nostra, sin da ora ci si rende disponibili a mettere a disposizione quanto raggiunto (trasporto pubblico passeggeri, ditta di manutenzione certificata Enac, accordi con altri aeroporti), altrimenti il subentrante dovrebbe rifare tutto da capo con aggravio di costi e di tempo”.

Piero Miolla
pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno

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