28Marzo2024

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Rilievi geofisici nel mare di Pisticci e Scanzano. Due motonavi stanno operando sotto costa per conto della Lighthouse

Due motonavi stanno effettuato rilievi geofisici nelle acque di marina di Pisticci e marina di Scanzano. Si tratta delle barche Città di Salerno III (SA 2619) e Lipuda (SA 2654). Non è chiaro a quale scopo i mezzi ed i loro tecnici stiano operando e quale utilizzo dovranno avere i dati raccolti in questo periodo. Quel che si sa è che la ditta esecutrice è la Lighthouse Spa con sede legale in Casalecchio di Reno (Bologna), che si occupa, appunto, di attività connesse al settore del Geophysical Survey, come precisato sul sito web della ex GAS (Geological Assistance & Services), primo nome dell’impresa fondata nel 1986. Si tratta di una compagnia che opera a livello internazionale, offre servizi nei settori del petrolio e del gas, delle telecomunicazione e delle linee elettriche ed ha scelto di posizionare i suoi uffici nelle località più strategiche del mercato del petrolio e del gas come Libia, Congo, Azerbaijan, Kazakhstan, Mozambico, Nigeria, Tunisia e Olanda. Fra i suoi clienti anche l'Eni.
Nell’indicare le coordinate geografiche di operatività nelle aree di Pisticci e Scanzano, un’ordinanza della capitaneria di porto di Taranto intima alle unità navali che dovessero transitare in quelle zone di “procedere con cautela, osservando scrupolosamente le norme per prevenire gli abbordi in mare e prestando massima attenzione alle segnalazioni che potrebbero provenire dai mezzi nautici interessati dai lavori”.
Nel documento si parla espressamente di “rilievi geofisici del fondo marino” da effettuarsi dal 9 settembre al 30 novembre 2017. Il nulla osta alle attività tutt’ora in corso è stato espresso dal comando marittimo sud della marina militare di Taranto. L’ordinanza è stata emessa, dunque, ai fini della “sicurezza della navigazione e non esime la società esecutrice dei lavori dal munirsi di tutte le autorizzazioni e nulla osta di competenza di altre Amministrazioni all’uopo necessari per l’espletamento dei lavori in questione, oltre che dagli obblighi imposti dalle autorizzazioni già rilasciate”.
Da diversi giorni, pertanto, i mezzi interessati hanno operato in alcuni dei tratti di mare indicati raccogliendo tutti i dati di cui hanno necessità. Negli ultimi giorni, inoltre, il programma di interventi sembra destinato ad intersecare in qualche modo anche la terraferma. L’equipe, con l’ausilio di alcuni sub, già domenica scorso ha tentato di installare una sorta di tubo da una strumentazione posta lungo la riva della spiaggia pisticcese fino a circa 500 metri in acqua, dove operavano le unità nautiche coinvolte nelle operazioni, poi rimandate per le avverse condizioni di mare. La più grande delle unità motonautiche utilizzate è la Città di Salerno III, una nave di 22 metri originariamente utilizzata per la raccolta di mitili ed oggi riconvertita per svolgere parte delle attività connesse ai rilievi geofisici in corso.
Dopo aver completato le attività connesse allo specchio di mare antistante marina di Pisticci, pare che i rilievi a partire da terra saranno effettuati nei prossimi giorni anche a marina di Scanzano. Quello che non è noto è il fine ultimo di queste attività, svolte con grande discrezione. La loro possibile connessione, alla luce delle specifiche di chi ha chiesto di operare, con la filiera del gas e del petrolio induce a porsi degli interrogativi all’interno di territori spesso tirati in ballo nell’ambito del settore attinente alla filiera dell’approvvigionamento energetico, nei quali, in alcuni casi, le informazioni, come la storia ha insegnato, possono giungere anche all’ultimo momento e senza molto preavviso.

Roberto D'Alessandro
pubblicato su Il Quotidiano del Sud