Autolinee Liscio, braccio di ferro fra azienda e dipendenti
- Post 21 Dicembre 2017
Per tutta risposta, la proprietà ha comminato un provvedimento disciplinare ai dipendenti che dal 6 al 10 ottobre scorso, per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi di luglio, agosto e settembre, avevano incrociato le braccia.
A distanza di poco più di due mesi, dunque, la vertenza che interessa i lavoratori delle autolinee Liscio è riesplosa, questa volta in modo più fragoroso. Con una sorta di guerra delle “carte bollate”, infatti, le parti hanno mostrato reciprocamente i muscoli per difendere le proprie ragioni, mentre sullo sfondo rimane il problema principale rappresentato dai considerevoli ritardi del trasferimento di risorse a tutte le imprese del Tpl (Trasporto pubblico locale) unite nel Cotrab (Consorzio Trasporti Basilicata) e dall’accumulo dei crediti che esse vantano dalla Regione Basilicata. Il tutto, evidentemente in deroga a quanto stabilito dai contratti di servizio stipulati con le Province di Matera e Potenza, rischia di mettere a repentaglio l’equilibrio del sistema del trasporto lucano.
Pertanto, fatte queste premesse, i dipendenti hanno invitato e diffidato la società “a porre rimedio a tale inadempimento, provvedendo senza indugio al pagamento degli emolumenti arretrati e non corrisposti”. In caso di mancato riscontro, hanno preannunciato, “ci troveremo costretti a porre in essere ogni opportuna azione volta a tutelare i nostri diritti, fra cui la proclamazione dello stato di agitazione o sciopero”.
Piero Miolla
pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno
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