25Aprile2024

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Dimensionamento scolastico, il territorio di Pisticci rischia di pagarne le spese

Nessuna modifica all’assetto scolastico del territorio. Anzi, no. Semplificando, è questa la situazione che si respira attualmente nel centro basentano su un tema tanto delicato, quanto, purtroppo, sempre più spesso oggetto di speculazioni e pretese di espansione “geoscolastica”. Per certi versi sembra quasi che qualcuno stia giocando a Risiko con l’avallo delle istituzioni lucane, probabilmente approfittando della (grave) indecisione altrui.
Il tema è noto: da un lato c’è Pisticci, comune con circa 18mila abitanti che, nel piano adottato dalla Provincia di Matera (ed in attesa di essere visionato dalla Regione Basilicata), dovrebbe perdere le scuole di Craco, non si sa bene perché annesse a quelle di Montalbano Jonico, anche se il centro del sindaco Piero Marrese avrebbe comunque i numeri per mantenere lo stato attuale. In questo tourbillon di visioni “geoscolastiche”, dove ciascuno cerca di garantirsi la sua (o le sue) dirigenze in un’ottica di mera espansione, senza, probabilmente, considerare l’interesse degli alunni, il centro penalizzato sarebbe proprio il più grande. Pisticci, appunto. Insieme a Craco. Il cui sindaco, Pino Lacicerchia, non ha mai nascosto di osteggiare l’annessione a Montalbano Jonico, essendo le scuole del suo comune parte integrante del padre Pio di Pisticci: una soluzione, questa, che garantirebbe continuità anche logistica a docenti e alunni. E allora? Ricordando che tra qualche mese si vota e, si sa, alcuni partiti devono tenere buoni i propri riferimenti territoriali (in tale alveo si collocano talune ipotesi bizzarre, come quella di far improvvisamente diventare montani comuni che non lo sono), va anche dato atto di una certa idea di indecisione che l’Amministrazione comunale di Pisticci ha trasmesso.
Il sindaco Viviana Verri, infatti, è passata dalla paventata soluzione dello spostamento del plesso di via Monreale, a Marconia, per annetterlo al padre Pio di Pisticci, al “non si tocca niente e tutto rimane così com’è”, complice una delibera assunta all’unanimità dal Consiglio comunale. Nelle more, però, c’è stata la veemente reazione di genitori e docenti di Marconia, che hanno chiesto chiarimenti sulla posizione dell’Amministrazione pisticcese.
Da ultimo, il sindaco Verri ha ricevuto mandato di perorare in sede regionale la posizione più logica: le cose, a Pisticci, devono rimanere come sono, con buona pace delle mire “imperialiste” di alcuni municipi. La risposta, purtroppo, sembra già scritta.

Piero Miolla
pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno