Chiesa di San Rocco: la DIocesi vuole iniziare i lavori, il Comune solleciterà gli interventi anti dissesto

Nel nome di San Rocco e della sua chiesa da salvare. Quasi un patto tra la Diocesi e l’Amministrazione comunale, per una sinergia di intervento dopo la scoperta delle peggiorate condizioni statiche del tempio. 
Nei giorni scorsi si è tenuto un summit tecnico promosso dal  primo cittadino di Pisticci Viviana Verri, per fare il punto sulla situazione dopo il sopralluogo effettuato per conto della Diocesi, lo scorso 29 gennaio, allo scopo di visionare lo stato dei luoghi, organizzare il cantiere e dare il via ai lavori di consolidamento. Visita da cui appunto erano emerse le preoccupanti condizioni statiche con un quadro fessurativo notevolmente peggiorato rispetto a quanto, in analogo sopralluogo, era stato notato un paio di anni fa.
Al summit dell’altro giorno, come anticipato, hanno partecipato il Direttore dell’Ufficio Tecnico Diocesano don Michele Leone, il parroco don Rosario Manco, l’architetto Renato D’Onofrio, progettista del restauro architettonico e DD.LL. assente per precedenti impegni  il professor Andrea Giannantoni, consulente specialistico dell’architetto Paolo Rocchi, progettista incaricato del consolidamento strutturale. Presenti inoltre il geometra Gianluca D’Alessandro, per l'impresa incaricata e l’Ing. Giovanni Marra, tecnico della stessa, mentre per il Comune oltre  al sindaco Verri, c’era l’Assessore comunale al ramo ing. Salvatore De Angelis, i rappresentanti l’Ufficio Tecnico Comunale il dirigente ing. Tonino De Marco e l’ing. Rocco Di Leo.
Dall’incontro è comunque emersa la volontà da parte della Diocesi di voler  dare, se non dovessero intervenire fatti nuovi, più o meno entro marzo, inizio ai lavori di consolidamento progettati. Mancherebbero solo alcuni documenti di dettaglio da parte dell’Ufficio Territorio (ex Genio Civile) per il via libera alle opere.
Da parte del sindaco Verri, anche a nome dell’Amministrazione comunale, per quello che è di sua competenza, l’impegno per un fattivo ma anche sollecito intervento presso gli altri enti interessati alla realizzazione di opere di prevenzione del dissesto idrogeologico della sovrastante e adiacente zona di Marco Scerra, limitrofa al tempio, progettato nei primi anni 30 dal famoso architetto pisticcese Bruno Ernesto Lapadula e realizzato dall'impresa del posto “Giannone – Dragonetti” che, ricordiamo, per  devozione al Santo, rinunciò a gran parte delle spettanze.

Michele Selvaggi

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