A seguito delle numerose e partecipate assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori e del sit-in di protesta tenutosi a Matera presso la Sede Centrale dell’Azienda Sanitaria è emersa la volontà dei dipendenti di ricorrere ad ogni strumento democratico per affermare il diritto alla giusta retribuzione.
Il Direttore Generale dell’ASM, coadiuvato dal Direttore Amministrativo e dal Direttore Sanitario, si sono dimostrati sordi ad ogni ragionevole confronto sfidando i lavoratori e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali allo scontro in sede giuridizionale.
Infatti, le OO.SS. sono state accusate dal Direttore Generale di aver firmato accordi nulli.
In buona sostanza la Direzione Strategica eleva il ruolo dei sindacati a organi di controllo sulla legittimità di atti amministrativi predisposti ed adottati dalla ASM e proposti in sede di contrattazione sindacale per l’applicazione dell’istituto contrattuale della progressione economica orizzontale.
Non c’è chi non veda la mala fede contrattuale dei vertici aziendali dell’ASM poiché non è possibile che non sappiano che sulla legittimità degli accordi del 2010 e del 2016 si sono espressi favorevolmente e preventivamente tutti gli Uffici competenti dell’Azienda Sanitaria, compreso il Collegio Sindacale.
Quindi, ci troviamo di fronte ad un Direttore Generale che vorrebbe dettare la linea alle organizzazioni sindacali stravolgendone il ruolo che la Costituzione Repubblicana assegna loro.
Di fronte a tale atteggiamento non ci resta altro da fare che verificare se ricorrono le condizioni per la proposizione della condotta antisindacale.