Figli di un dio minore

Probabilmente sarà inutile ma “un mondo differente non può essere costruito da persone indifferenti” come diceva Marshall.
E' con questo monito nella mente che da diverso tempo mi sforzo di comprendere se sia possibile lo spettacolo al quale siamo soggetti nonostante le avversità che si stanno palesando prepotentemente. A quanto pare neanche emergenze come questa che stiamo vivendo riescono a stoppare, momentaneamente almeno, una continua campagna elettorale, questo circo mediatico cinico e deleterio.
A me sembra a dir poco irresponsabile pensare solo a fomentare le folle, le uniche vere vittime  della situazione odierna, invece di affrontare il mostro con tutta la forza possibile. Si pensa ai tatticismi e spesso alle menzogne pur di fare bella figura con i propri tifosi. La posta in ballo è altissima e la politica sta mostrando tutti i suoi limiti “strutturali” e, forse, poca lucidità rispetto alla polveriera su cui sta ballando.
Qui da noi ,nella provincia di Matera, gli appelli delle parti sociali ormai si sprecano. Interventi  di tutti i tipi e da tutte le direzioni per chiedere nulla più che considerazione. L’ultimo, ma non in ordine di importanza, è stato indirizzato al nostro Presidente della Repubblica, con fede e pacatezza, finalizzato a sollecitare interventi per la tutela della salute a cominciare dal ridare operatività all’ospedale di Pisticci-Tinchi. Un ospedale che ,tra l’altro, doveva essere inaugurato, nella sua nuova veste potenziata ed antisismica, a fine gennaio 2020. Un presidio indispensabile per CURARE, perché nonostante il coronavirus si continua ad ammalarsi anche di altro o lo si era già, poi se la destinazione sarà  covid o no covid è giusto che lo decidano gli addetti ai lavori, l'importante è che si faccia qualcosa di utile!
Come mai un semplice vizio di forma che preclude il pieno utilizzo dell’ospedale, come confermato da tutte le parti in causa, non viene sanato nonostante lo STATO DI NECESSITA’, le delibere sul potenziamento dei presidi sanitari, la sburocratizzazione imposta da questa urgenza?
Abbiamo bisogno di azioni non proclami!
Purtroppo la triste realtà è la mancata operatività, in piena emergenza, degli ospedali locali (Policoro e Tinchi), con conseguente disservizio per i cittadini. Uno era un potenziale focolaio fino a pochi giorni fa e l’altro, a voler essere ottimisti, è a mezzo servizio. Per locale intendo l’intero metapontino, terra ricca, popolosa e bellissima, una volta! Ora neanche degna di un presidio ospedaliero proporzionato all’utenza e non certamente a causa degli eroi che vi lavorano. Siamo dimenticati da tutti e cullati dal carosello dei vari cantastorie che, se va bene , vediamo solo quando si vota. Ci sono gli ospedali di Matera ,Potenza e Venosa ci dicono… ormai la tecnologia è alla portata di tutti e quindi lascio ai lettori la verifica della distanza che ci divide da queste eccellenze. Ritardi e promesse che si sostituiscono ad azioni mirate ed efficaci nonostante gli esempi che giungono da altre latitudini. Basti pensare al mancato contenimento della pandemia da parte delle  evolute regioni del nord, che probabilmente si paleserà con il tempo, tamponata solo grazie a gente valorosa, spesso del sud, che era già lì o che è accorsa nel momento del bisogno con numeri commoventi.  A questi amministratori, tifosi dell’autonomia differenziata, sarebbe utile chiedere se ritengono ancora penalizzante appartenere all’Italia unita o pagare inutili tributi ad uno Stato che non riconoscono, chiedendo a gran voce l’indipendenza come dimostrano i giornali di poco tempo fa.
Dove sarebbero ora senza un sistema Paese dietro? Una sanità nazionale? ma non è questo il momento!  
Tornando all’emergenza di casa nostra, la mia ignoranza in materia mi porta a non suggerire ipotesi organizzative o strategiche ma il buon senso obbliga chi di dovere a rivalutare e senz’altro a potenziare i presidi ospedalieri territoriali per la sacrosanta cura dei malati di qualsiasi tipo.
Se non ora quando?
Il famoso diritto alla salute, costituzionalmente garantito, ma ormai privilegio di pochi. Questa immane tragedia  sta palesando diverse criticità per troppo tempo sottovalutate o addirittura ignorate. Mi auguro solo che almeno stavolta si capisca quanto la politica che conta è lontana dalle nostre esigenze.. e intanto il silenzio di chi deve intervenire rimbomba da settimane, non certo quello dei cittadini, soli, abbandonati, figli di un dio minore.

Leonardo Galeazzo

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