19Aprile2024

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Polemiche sulla richiesta di realizzazione di un lido per disabili

"La levata di scudi di alcuni ex-amministratori (pochi in verità) del comune di Scanzano Jonico, tesa a contrastare la richiesta del sindaco del comune di Montalbano Jonico, Piero Marrese, per la concessione di un tratto di arenile, al fine di realizzare un lido dedicato ai disabili, appare quanto mai inopportuna e viziata da una non illuminata visione della cosa pubblica.

Intanto la competenza sull'arenile e sulla battigia non è del comune, ma della Regione che deve dunque governare gli interessi generali di tutti i comuni.
Negli anni '80 tale competenza era della Capitaneria di Porto di Taranto.
Nel 1983, in qualità di capo-gruppo consiliare dell'allora MSI-DN, mi feci promotore di una iniziativa popolare e "costrinsi" l'allora amministrazione comunale a presentare una richiesta alla Capitaneria per la concessione di un tratto di arenile che simbolicamente avrebbe consentito al comune di Montalbano Jonico di uscire dall'isolamento in cui la miope visione politica di alcuni maggiorenti democristiani, ad iniziare da Emilio Colombo, lo avevano confinato, seppellendolo tra i calanchi 8 anni prima.
La Capitaneria di Porto di Taranto accolse la richiesta, vincolandola esclusivamen te alla presentazione di un progetto di massima che avrebbe dovuto prevedere la realizzazione di alcune docce e qualche servizio igienico. Purtroppo per ignoranza e scarsa capacità amministrativa e politica tale risposta venne prima fatta decantare e poi messa in archivio. Altrimenti già oggi Montalbano Jonico avrebbe in concessione 500 metri di arenile.
Negli anni seguenti ad un cittadino di Matera è stato concesso un tratto di arenile per la realizzazione di un lido in località Terzo Cavone ed anche allora avvenne in un momento di sostanziale vuoto amministrativo nel comune di Scanzano Jonico, ma senza che vi fosse alcuna levata di scudi e non si registrarono prese di posizione pubbliche.
Nello stesso anno, il 1983, presentai un pamphlet dal titolo. "L'autonomia di Scanzano è illegittima", con cui veniva dimostrato con informazioni storiche e giuridiche che il distacco dal comune madre, Montalbano Jonico, era stato ottenuto violando la legge e la Costituzione, quindi con un inganno giuridico benedetto dall'allora uomo politico di punta della Democrazia Cristiana, che per questo qualche anno dopo venne insignito con una medaglia d'argento dai neo-amministratori scanzanesi.

Oltre ad essere stato un abuso giuridico, fu anche una scelta miope che danneggiò entrambe le comunità. Gli anni seguenti hanno infatti dimostrato che la tendenza è quella di andare verso le aggregazioni territoriali e le unioni tra i comuni per tutta una serie di ragioni.
Se vi fosse più lungimiranza gli amministratori, ex o in carica, dei tre comuni, Montalbano Jonico, Policoro e Scanzano Jonico, si impegnerebbero per ricomporre il territorio di Montalbano Jonico, sia pure con un mutato assetto organizzativo, anziché spendersi in azioni di contrasto, dalla vista corta, di legittime iniziative."

Così si è espresso Vincenzo Maida, della onlus di volontariato sociale "Oikos".
Sulla vicenda, sono intervenuti nuovamente gli ex consiglieri comunali Maria Giovanna Merlo e Sabino Rocco Giacco del gruppo politico Scanzano Libera, tirati in ballo da Maida:

Relativamente "alla richiesta di concessione della spiaggia di Scanzano da parte del comune di Montalbano - comunicano gli ex consiglieri in una nota -  abbiamo appreso della volontà del Sindaco Piero Marrese di voler ritirare la richiesta di concessione per fare in modo che sia il Comune di Scanzano ad assumere l'iniziativa. Con questa decisione il Sindaco di Montalbano ha dimostrato saggezza e di essere un ottimo Sindaco ed un buon politico. È giusto dargliene atto pubblicamente. Scanzano Libera ribadisce ancora una volta a scanso di equivoci che il problema non riguardava la finalità dell'utilizzo del lido a favore dei disabili, che ovviamente non poteva e non può che vederci favorevoli, ma il metodo e la tempistica utilizzata dal Sindaco Marrese. Non sfugge infatti, che l'aver formalizzato la richiesta all'ufficio Demanio Marittimo della Regione Basilicata in un momento di assenza temporanea delle autorità politiche Scanzanesi per i noti fatti e senza neanche un preventivo confronto con i Commissari Prefettizi in carica, sia stato da parte di Marrese quantomeno indelicato.
A questo si aggiunga anche la forzatura interpretativa della L.R. n. 5/2015 che disciplina la materia. Infatti, dal nostro punto di vista è impensabile ritenere che qualunque comune italiano possa far richiesta di concessione demaniale marittima sulle coste lucane. Archiviamo volentieri il rimprovero, dunque, volendo usare un eufemismo, al Comune di Montalbano ed al suo Sindaco per essere stati, seppur senza dubbio animati da buone intenzioni, quantomeno "sgrammaticati". In genere si bussa alla porta e si chiede permesso prima di entrare in casa altrui, anche se per nobili motivi! Detto ciò, nel prendere atto del passo indietro annunciato da Marrese, riteniamo che questa vicenda si possa chiudere ancor più positivamente con un intervento risolutivo ad opera questa volta del Presidente della Provincia di Matera.
Proponiamo infatti ai Commissari Prefettizi del Comune di Scanzano Jonico che nel produrre una nuova istanza all'ufficio del Demanio Marittimo della Regione Basilicata per la concessione della spiaggia a Lido Torre, sottoscrivano con il Presidente della provincia di Matera, Piero Marrese, un protocollo d'intesa per concordare sia sulla realizzazione e sia sulle modalità di utilizzo da parte dei diversamente abili dell'intero territorio provinciale, magari anche con il coinvolgimento delle associazioni di volontariato che si occupano di disabilità. Ecco, questo sarebbe il modo migliore per convincerci che avevamo interpretato male le dichiarazioni rilasciate da Marrese che ci avevano fatto pensare al Sindaco di Montalbano teso alla riconquista della "loro" Scanzano a distanza di 47 anni, ed avremmo la certezza che il lido sarebbe utilizzato realmente da un intero territorio e non già da parte di esso".