20Aprile2024

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Nuova fobia nucleare. Intanto a Scanzano va in scena la lite tra Bubbico e Frammartino

Preoccupazione è stata manifestata dai Cittadini Attivi di Bernalda sull’ipotesi del sito unico di scorie radioattive in Basilicata. “In riferimento ad alcuni comunicati di associazioni ambientaliste e articoli comparsi sulla stampa locale lucana – si legge in una nota - sarebbero nuovamente allo studio decisioni che reinvestirebbero la Basilicata come sito di stoccaggio di scorie nucleari. La notizia, che ha ripreso a serpeggiare in questi ultimissimi giorni, arriva come un fulmine a ciel sereno a otto anni esatti di distanza dal primo decreto che, come si ricorderà, fu furbescamente varato la notte della Strage di Nassiriya, in cui perirono i Carabinieri in missione di pace.
Il decreto-scorie del 2003 fu congelato due settimane dopo per le massicce contestazioni del popolo lucano.
Domenica sera intanto, al termine di un convegno a Scanzano Jonico proprio sul tema delle Scorie radioattive, il Senatore PD Filippo Bubbico avrebbe deciso di querelare, a seguito di un violento alterco, l'esponente PRC di Policoro Ottavio Frammartino, reo di aver mostrato in pubblico un articolo in cui era esposta la conoscenza e la corresponsabilità diretta nella scelta di Scanzano Jonico dello stesso Bubbico (all'epoca Presidente della Regione Basilicata) e di altri rappresentanti istituzionali lucani.
Il Comitato Cittadiniattivi di Bernalda e Metaponto, che per l'occasione esprime piena solidarietà al dirigente PRC Ottavio Frammartino, non lascerà passare indenne questo ennesimo affronto nei confronti dei cittadini lucani, e lancia un appello alla mobilitazione generale a tutte le Associazioni, ai Movimenti, ai Sindacati, alla Chiesa e a quei Politici che hanno realmente a cuore le sorti di una Regione già ampiamente depredata, vilipesa e umiliata.
La determinazione dei cittadini lucani sarà questa volta contrassegnata dalla costituzione e insediamento di un vero e proprio Fronte di Liberazione, che attraverso un Tribunale del Popolo lucano possa fare ampia chiarezza sui tanti lati oscuri, sui misteri e i sotterfugi di uomini delle Istituzioni legati al business criminale delle scorie radioattive in Basilicata, fatti gravissimi tra l'altro vergognosamente ignorati da una cronica e colpevole latitanza da parte della Giustizia della Basilicata”.    
A prendere le difese dell’ex governatore regionale, tuttavia, arriva l’intervento del sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, notoriamente di altra appartenenza politica:
“Nella delegazione regionale che andò ad incontrare il Governo, rappresentato da G. Letta, Marzano e Matteoli, eravamo in trenta. Chi si oppose con veemenza fummo io, Bubbico e l’allora sindaco di Matera Porcari. Io parlai dell’inopportunità perché era contro la vocazione turistica ed agricola
del territorio, e oltretutto qualche mese prima il Cipe concesse un grosso finanziamento “Costa d’Oro”, che comprendeva il porto degli Argonauti, Marinagri e un altro grosso investimento su Nova Siri, e dunque in contraddizione con il sito unico. Bubbico invece si dimostrò contrario
argomentando che le caratteristiche geo-morfologiche del territorio erano e sono incompatibili; mentre Porcari diede un parere giuridico contrario sulla decisione e le modalità con le quali il Governo votò quel Decreto legge. Se Bubbico fosse stato “complice”, in quella seduta governativa
sarebbe stato sbugiardato e invece il tavolo concertativo fu alquanto animato con le nostre tre posizioni, e di tutti gli altri, di netta contrarietà. Tanto è vero che lo stesso Marzano ebbe a dire, dopo la nostra esposizione del territorio e sue caratteristiche, ad un suo collaboratore queste testuali parole: “Ma cosa mi avete fatto firmare…” rendendosi conto solo dopo di aver commesso un errore nell’individuare Scanzano come località per il deposito delle scorie nucleari. La mia è una
testimonianza diretta e non di parte dell’estraneità di Bubbico alle accuse rivoltegli l’altro giorno da un cittadino di “complicità” e voglio rimarcare come egli, a mio avviso, sia stato insieme al sottoscritto e agli altri sindaci uno degli artefici del dietrofront del Governo. E lo dico da un fronte politico contrapposto non essendo del Pd e all’epoca dei fatti ero sindaco di Policoro con il centro sinistra, ora come allora, all’opposizione. La critica politica dev’essere sempre costruttiva e soprattutto all’insegna della verità senza strumentalizzazioni di sorta”.