Amnil dice "no" a prestazioni infortunistiche nel conteggio del reddito
- Post 30 Gennaio 2014
“Resta forte il rammarico di oltre 900.000 vittime del lavoro che, a causa di un provvedimento iniquo e contrario ai principi di solidarietà e assistenza sociale che hanno dato vita all’Assicurazione sugli infortuni e le malattie professionali, fa passare un messaggio a dire poco pericoloso – commenta il Presidente dell’ANMIL di Matera Mario Pompeo Iannuzziello – in quanto, includendo nel calcolo dell’indicatore ISEE anche le prestazioni infortunistiche e quelle assistenziali, contraddice la natura delle rendite erogate dall’INAIL che sono a risarcimento di un danno e non un 'sostegno' previdenziale”.
Durante tutto il periodo in cui ci si è confrontati in merito nelle varie sedi istituzionali, l’ANMIL ha sempre fermamente osteggiato l’entrata in vigore del provvedimento affinché non fosse utilizzato dal Governo per operare un taglio della spesa sociale, ma purtroppo non siamo stati ascoltati.
“A questo punto – conclude il Presidente dell’ANMIL – la nostra Associazione continuerà a contrastare con il massimo vigore tale tendenza, proseguendo nella sua battaglia e proponendo tutte le possibili impugnative nelle sedi giurisdizionali opportune”.
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