18Aprile2024

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Idrocarburi nel Basento: intervenga anche Bernalda.Seguire l’esempio di Modugno

Il fiume  scorre e l’inquinamento pure, gli idrocarburi ritrovati nel Basento  all’altezza del ponte della ss106, confermano le nostre preoccupazioni  su un inquinamento diffuso che potrebbe trasformarsi in un disastro ambientale. Mentre il sindaco di Pisticci si limita a scambiarsi epistole con il presidente della regione Pittella (senza che i due  mettano in campo azioni significative), l’inquinamento avanza e interessa anche  il comune di Bernalda, ma potrebbe interessare anche la costa jonica e i comuni di Ginosa e Scanzano. Chiediamo pertanto (se non lo ha già fatto)  al Commissario straordinario di Bernalda, dottoressa Rosalia Ermelinda Camerini, di attivarsi immediatamente per mettere in campo tutte quelle misure di tutela e salvaguardia della salute pubblica e delle economie locali, e di garantire alla comunità di Bernalda  una tutela da eventuali danni  che la comunità e  il tessuto economico della cittadina  potrebbero avere. Intere economie  agricole e turistiche  potrebbero essere messe in serio pericolo dagli errori perpetrati in val Basento. Le amministrazioni comunali della val Basento seguano l’esempio del sindaco di Modugno (Ba), Nicola Magrone, che  dice stop a nuovi impianti industriali che possano provocare maggior inquinamento. Per questo ha disposto, con propria ordinanza, “la sospensione dell’insediamento di tutti i nuovi impianti industriali e produttivi che possano essere causa di maggior inquinamento nell’area industriale del suo comune. Il provvedimento, spiega l’Amministrazione, è “frutto di preoccupazione e precauzione rispetto a potenziali minacce per la salute dei cittadini e deriva dall’assenza di dati certi sulla qualità dell’aria nonostante i controlli previsti anche dalle prescrizioni ministeriali di Autorizzazione integrata ambientale emanate qualche anno fa”.
L’ordinanza del sindaco, si spiega “deriva dall’aver accertato che risultano carenti i controlli della qualità dell’aria che invece, secondo prescrizioni ministeriali, dovrebbero prevedere il monitoraggio in continuo soprattutto per Pm10 e Pm2.5?. In val Basento siamo in un area SIN da bonificare e con un pesante  inquinamento delle falde acquifere e del fiume Basento, cosa dobbiamo aspettare oltre  affinché  le istituzioni  agiscano come prevede la legge (non rinnovando ulteriori autorizzazioni per gli impianti a rischio inquinamento)  per tutelare la salute dei cittadini e le vere economie del territorio?

Felice Santarcangelo

per No Scorie Trisaia