19Aprile2024

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Aziende agricole: il danno e la beffa. Lazazzera: “Abrogare tributo 600 per attività danneggiate da alluvioni”

Abrogare il canone 660 per l’attività di bonifica per quelle aziende agricole colpite dalle alluvioni dell’autunno 2013, anche a causa della mancata manutenzione di quei canali, da parte del Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto, che proprio i finanziamenti derivanti dal tanto discusso canone avrebbero dovuto contribuire a mantenere puliti. E’ questa, in sintesi, la richiesta del consigliere comunale Domenico Lazazzera, in una lettera inviata a diverse autorità: Presidente della Giunta Regionale di Basilicata; Assessore Agricoltura e Sviluppo Rurale, Regione Basilicata; Direttore Generale Dipartimento Agricoltura e S.R.; Sindaco del Comune di Pisticci; Presidente del Consiglio Com.le di Pisticci; Sindaco di Bernalda; Presidente del Consiglio Com.le di Bernalda; Sindaco di Scanzano Jonico; Presidente del Consiglio Com.le di Scanzano Jonico; Sindaco di Montescaglioso; Presidente del Consiglio Com.le di Montescaglioso.
A questi organi Lazazzera si è rivolto per “sottoporre la paradossale e drammatica situazione in cui si trovano oggi le aziende agricole situate nei territori interessati dagli eventi calamitosi del 7 ottobre e del 1 e 2 dicembre 2013. Tutte le aziende agricole metapontine, come è noto, - spiega Lazazzera - hanno subito gravissimi danni a causa dei fenomeni alluvionali dello scorso anno che di fatto hanno impedito sia la raccolta  dei frutti pendenti  che il normale svolgimento delle usuali pratiche agricole, ma senza timore di smentita si può ben affermare che la portata dei terribili fenomeni atmosferici sarebbe stata ridotta nella sua potenza distruttrice e devastatrice solo se il Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto avesse provveduto ad effettuare la ordinaria manutenzione dei canali di bonifica. Tale negligenza ha difatti contribuito ad aggravare in gran misura gli ingenti danni alle strutture, agli impianti ed alle scorte aziendali.  La situazione, ora, è paradossalmente beffarda e provocatoria in quanto, alle stesse aziende danneggiate,  sono state notificate cartelle esattoriali emesse da Equitalia per conto del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto, con le quali viene chiesto il pagamento del canone classificato 660 dovuto, proprio, per quelle attività di bonifica  notoriamente mai svolte dal Consorzio”.
Di qui la richiesta del consigliere: “Al fine di ristabilire il principio della giustezza fiscale che impone ai cittadini il pagamento di canoni per  prestazioni di servizi effettivamente ricevuti si ritiene che, in completa assenza di manutenzione della rete dei canali consortili, il summenzionato pagamento sia da considerarsi  ingiusto, iniquo, illegittimo, e oltremodo provocatorio nei confronti  di una intera categoria fortemente provata dalle precarie e compromesse contingenze economiche e climatiche, si chiede, pertanto, ai signori sindaci ed ai presidenti dei consigli comunali interessati   di voler procedere con urgenza  alla votazione dell’ordine del giorno che impegni il Presidente della Giunta Regionale di Basilicata, l’Assessore Regionale all’Agricoltura ed allo Sviluppo Rurale, ed il Commissario del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto,  ad abrogare il “tributo 660” non dovuto per le suesposte ragioni e a voler disporre l’immediato richiamo delle già emesse cartelle esattoriali”.