Reflui Tecnoparco: radioattività inferiore a livelli di legge. Presentata relazione Arpab
- Post 26 Gennaio 2015
"Dalle analisi effettuate attraverso un campionamento attento dell’ambiente, dei fanghi, delle acque di scarico, dell’alveo del fiume Basento mediante l’installazione di piezometri sull’intera area, sia i tecnici dell’Arpab che quelli dell’Ispra - si legge in una nota ufficiale della Regione - hanno confermato una presenza di sedimenti radioattivi inferiori ai livelli previsti dalla normativa nazionale ed europea. Lo stesso direttore Schiassi ha confermato l’inesistenza di un aumento di radionuclidi e una mancanza di concentrazioni superiori alle percentuali di radioattività già presente in natura".
In alcuni incontri dei mesi passati, le parti in questione avevano convenuto la sospensione della circolazione degli autobotti che trasportano acque reflue dalle aree dell’estrazione petrolifera a Ferrandina, sede della Trenoparco che qui ne effettua la depurazione e i successivi scarichi.
“La sospensione dei flussi degli autobotti sulla Basentana ha giovato – ha commentato l’assessore - ma non è certo una soluzione ottimale e dobbiamo lavorare celermente per un'alternativa. I dati di oggi confermano – ha aggiunto - che pericoli di radioattività per l’ambiente e la salute delle comunità locali, quei reflui non ne generano. Gli approfondimenti svolti nei laboratori degli enti competenti sono stati utili a fugare ogni dubbio".
"I lavori di monitoraggio dei laboratori degli enti competenti - è stato riferito nel corso dell'incontro - sono stati svolti grazie alla disponibilità manifestata dagli operatori. Il flusso degli autobotti sarà del tutto esiguo, se non del tutto inesistente, nelle prossime settimane, atteso il fermo impianto del Cova, già disposto da Eni per ragioni manutentive".
"Mi compiaccio per il lavoro svolto da Ispra ed Arpab - ha concluso l'assessore Berlinguer. Quando si tratta di salute e ambiente dobbiamo essere inflessibili e la voce autorevole di Enti specializzati ci rassicura non poco. Dobbiamo lavorare però anche sulla comunicazione, in modo da rendere i cittadini edotti delle cose fatte".