19Aprile2024

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Tari Tari, so' cavoli amari. Importi alle stelle con la nuova tassa rifiuti. Commercianti e cittadini sul piede di guerra

Il ciclone Tari si abbatte sui pisticcesi. Le prima cartelle del saldo 2014 della nuova tassa sui rifiuti, in arrivo in questi giorni, stanno suscitando reazioni di sdegno delle famiglie e dei commercianti, convinti, dopo aver guardato gli importi da pagare, che la misura sia ormai colma e che andare avanti di questo passo davvero non sia più possibile.

La storia degli aumenti era cosa nota già dal settembre 2014, quando l’amministrazione Di Trani approvò in Consiglio il nuovo quadro finanziario. Con l’arrivo delle prime bollette, tuttavia, i cittadini stanno toccando con mano l’entità degli aumenti, davvero notevoli, a loro carico. Per quanto messi in guardia dal dibattito politico che fece seguito ai provvedimenti assunti dal Comune di Pisticci all’epoca per disciplinare pagamenti inerenti al 2014, i contribuenti non avevano maturato una piena consapevolezza della situazione. Ed oggi, che toccano con mano la cruda realtà, la tensione sociale si fa palpabile.

In piazza Umberto I, una piccola attività di vendita ortofrutta, fra i settori più colpiti dagli aumenti (da 3,6 a oltre 18 euro al metro quadrato) ha esposto le bollette dell’ultima Tarsu, la precedente tassa sui rifiuti, pagata nel 2013, e dell’attuale Tasi, che fra anticipo versato a settembre 2014 e saldo richiesto in questi giorni, arriva a 750 euro, contro i 147 euro pagati l’anno precedente quando era in vigore la vecchia tassa. Lo sfogo del titolare di “Dal Fiore al Frutto” è comprensibile. “Vi sembra normale pagare 750 euro annui di smaltimento rifiuti per 40 mq di negozio? Aumento del 400%. Grazie per il regalo”. Di fronte alle bollette affisse sulla porta del negozio si forma subito un capannello di gente. Quella della Tari è la notizia del giorno, anzi del periodo, visto che le richieste di pagamento stanno arrivando a scaglioni e riservano grosse sorprese. Il tam tam è ovviamente finito su facebook, dove monta la protesta ed a caldo si moltiplicano gli inviti a non pagare.
“Arrivano a scadenza i pagamenti della Tassa sui rifiuti con gli aumenti di oltre il 150% rispetto all'anno scorso, aumenti proposti e deliberati dall'amministrazione del Sindaco Di Trani. È' da un anno, da quando la maggioranza di sinistra che guida il comune, ha votato a maggioranza gli spropositati aumenti, che vado denunciando tale insostenibile situazione determinata dalla incapacità di amministrare la cosa pubblica. Ora meditate gente! Amministrare aumentando le tasse per coprire le proprie inefficienze è grave ed irresponsabile soprattutto in momenti difficili come questi! Alle famiglie ed agli eroici commercianti di Pisticci, la mia personale solidarietà ed il mio impegno a fare opposizione intransigente contro la scellerata ed inadeguata amministrazione della sinistra delle tasse”! Il commento è del consigliere di opposizione Domenico Lazazzera, che già a ridosso dei provvedimenti presi il settembre scorso aveva denunciato l’aumento della pressione fiscale per i pisticcesi causata, a suo dire, dall’incapacità amministrativa dell’attuale governo cittadino, reo di tener fermi regolamento urbanistico, piano strutturale e lottizzazioni a mare, oltre che incapace di gestire “lo smaltimento dei rifiuti e la discarica comunale”.
Oltre a Lazazzera furono fortemente critiche le altre opposizioni consiliari ed extra consiliari. Patto Democratico, Sel, Partito Democratico Centro Democratico da una parte e, separatamente, Lista dei Cittadini, organizzarono incontri pubblici, mentre Forza Italia ammonì sull’ondata di aumenti che i pisticcesi sarebbero stati chiamati a pagare di lì a poco fornendo uno specchietto riassuntivo dal quale era possibile avere un’idea precisa dell’entità degli importi.  

L’amministrazione si difese spiegando come il quadro normativo nazionale che aveva rivisto la materia non era molto favorevole. In particolare riguardo alla Tari (Tassa Rifiuti) venne precisato che degli aumenti ci sarebbero stati, in quanto il balzello risultava essere “quella componente della IUC che impatterà in modo più consistente sulle economie familiari dei Pisticcesi, dovendo scontare il passaggio da TARSU a TARI, vale a dire la copertura di costi necessari per l'espletamento del servizio di raccolta e smaltimento di rifiuti che passano da poco più di 1.300.000 euro a circa 2.000.000 di euro”. Ma secondo il ragionamento del Comune di Pisticci a Policoro e Melfi avevano fatto di peggio e, quindi, da queste parti erano stati messi in campo dei comportamenti virtuosi.
Non sarà semplicissimo spiegarlo ai commercianti ed alla famiglie, già sul piede di guerra contro aumenti ritenuti insostenibili ed anche ingiustificati. Stando alle prime avvisaglie, la tensione sembra destinata a salire man mano che si andrà completando il recapito delle cartelle, peraltro contenenti due scadenze di pagamento molto ridotte: metà importi entro i prossimi 15 giorni e l’altra metà entro il 31 luglio.

Roberto D'Alessandro