Ricerca medica. Il Centro Endocrinologico di Tinchi in un pool di studi sulla tiroide
- Post 29 Giugno 2015
Cinque lunghi anni di studi riversati con l’obiettivo principe, quello di valutare la storia naturale dei noduli tiroidei benigni in individui asintomatici e i fattori ad essi associati. Come ci ha spiegato il dottor Bruno, “Sono stati inclusi nello speciale studio prospettico, soggetti con almeno un nodulo tiroideo e senza disfunzione tiroidea con un risultato benigno alla prova dell’agoaspirato”.
In particolare si tratta di noduli il più delle volte scoperti per caso proprio mentre si cercano altre patologie da una radiografia del collo o da un esame doppler dei vasi del collo. Nonostante la maggior parte dei noduli scoperti sono di dimensioni modeste, senza caratteristiche ecografiche di malignità e che comunque non danno essenziali disturbi, quasi sempre la paura ha la meglio sullo stato d’animo del paziente.
Ovviamente – sempre secondo quanto ci ha spiegato lo stesso medico - la scoperta dei noduli quasi sempre diventa motivo di allarme per le tante domande senza una risposta certa, come ad esempio: quale è il rischio che il nodulo, pur classificato inizialmente benigno, in seguito possa rivelarsi maligno? Da qui la certezza ora in poi, di poter dare risposte più esaurienti che permettono di spazzare via i tanti dubbi che accompagnano questo tipo di patologia e quindi, permettono di definire facilmente efficaci protocolli di sorveglianza.
Ovviamente - e questo è un dato specifico positivo - la cura dei noduli benigni non solo non richiede alcuna terapia, ma neppure ecografie e visite cliniche con una certa frequenza. I pazienti interessati, infatti, per tenere sotto controllo i noduli valutati benigni, basterà che si sottopongano solo a pochissimi controlli diradati nel tempo. E tutto ciò, non porta che ad una ricaduta positiva sui costi sanitari, cosa che naturalmente gioverà essenzialmente al sistema nel suo complesso.
“E’ interessante conoscere - ha spiegato ancora Bruno – che la complessità della ricerca è stata recentemente pubblicata sulla rivista Jama (Journal of te American Medical Association) una delle più diffuse e importanti riviste mediche del mondo. Uno studio, quello a cui è pervenuto la ricerca coordinata dal prof. Filetti, che sicuramente è destinato ad influenzare le linee guida internazionali su come gestire questo tipo di disfunzione tiroidea, parecchio diffusa in Italia e nel mondo”. Quindi: “Nessuno abbia più paura dei noduli tiroidei benigni”.
Con il Centro di Ricerca dell’Ospedale di Tinchi, questi gli altri centri italiani coinvolti: Ospedale San Giovanni Rotondo, Università Magna Grecia di Catanzaro, Università di POerugia, Centro Core di Pescara, Università di Catania e Azienda Osperdaliera Villa Sofia – Cervello di Palermo.
Michele Selvaggi
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