29Marzo2024

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Rifiuti, i Comuni lucani chiedono modelli di riduzione, riciclo, recupero e valorizzazione. Inceneritori da superare

Il Consiglio Direttivo dell’Anci della Basilicata ha affrontato, nel corso di una riunione svoltasi oggi a Potenza, la situazione di grave emergenza in materia di ciclo integrato dei rifiuti solidi urbani. L’incontro è stato aperto da una introduzione del presidente dell’Anci Basilicata, Salvatore Adduce, e da una relazione di Sabino Altobello, sindaco di Lavello.
Alla riunione ha partecipato anche l’Assessore Regionale all’Ambiente e Territorio, Aldo Berlinguer. Dopo un’ampia analisi delle diverse situazioni critiche ma anche delle non trascurabili esperienze positive che si sono consolidate nel territorio, l’Anci ha auspicato che la scelta della Regione sia ispirata alla  “strategia regionale rifiuti zero 2020”.  
L’Assessore Berlinguer ha annunciato la imminente presentazione del nuovo Piano Regionale Rifiuti che dovrà rispettare le previsioni della L.R. n. 4 del 27 gennaio 2015. Le quantità di rifiuti prodotti nel territorio regionale rendono ragionevole l’adozione di soluzioni tecnologiche ed impiantistiche che puntino a sostenere modelli di riduzione, riciclo, recupero e valorizzazione dei rifiuti. Così come non è più rinviabile il sostegno, anche attraverso gli interventi previsti dalle azioni contenute nel POR FESR 2014/2020, a modelli di autogoverno territoriale attraverso la gestione associata del ciclo integrato dei rifiuti premiando le realtà che implementano sistemi di raccolte differenziate mono materiale e porta a porta e penalizzando i soggetti che non adeguano i propri sistemi di raccolta finalizzati al riciclo e recupero.
L’obiettivo resta la realizzazione ed il finanziamento di soluzioni impiantistiche territoriali per lo smaltimento dei rifiuti che eliminino gli inceneritori presenti sul territorio e favoriscano modelli di riduzione, riciclo e recupero dei rifiuti.
A tal proposito l’Anci apprezza le dichiarazioni del Presidente Pittella volte a negare le autorizzazioni alle recenti richieste di mega impianti per il trattamento di matrici umide o “forsu” di rifiuti da localizzare nella Zona Industriale di San Nicola di Melfi  e ritiene comunque non praticabile l’individuazione di altri siti almeno fino alla approvazione del piano regionale rifiuti.
L’Anci  auspica inoltre la messa a punto di un programma di rafforzamento dei sistemi di monitoraggio per tutti gli impianti autorizzati e la messa in sicurezza di aree già accertate come “contaminate”.
Tutti gli interventi hanno  rilevato la necessità di definire, all’atto dell’approvazione del Piano Regionale dei Rifiuti, una tariffa unica regionale, ancorché provvisoria, per lo smaltimento dei rifiuti al cancello degli impianti autorizzati in modo da evitare imposizioni arbitrarie di tariffe che incidono pesantemente sui bilanci degli Enti Locali e quindi sulla pressione tributaria a danno dei cittadini.
Il Consiglio Direttivo si è anche occupato della incresciosa situazione di molte amministrazioni comunali che hanno negli ultimi giorni dell’anno 2015, su impulso della Regione, portato a compimento interventi finanziati con fondi del PSR 2007/2013 (agricoltura) e che attendono di essere liquidati. Il Presidente dell’Anci si è impegnato a richiedere un apposito incontro all’Assessore Regionale all’agricoltura Luca Braia.