Ampliamento fuori dal tempo, occorre puntare su differenziata. Abiusi (Ambiente e Legalità) su discarica Ferrandina
- Post 05 Febbraio 2016
Il percolamento è una specialità di quella discarica in frana e dal giorno della chiusura nessuno ha più messo mano anche perché la viabilità di accesso sia interna che esterna è impraticabile per buona parte dell'anno”. Lo afferma in una nota Pio Abiusi (Ambiente e Legalità) evidenziando che “l'ampliamento della discarica è indispensabile per Ferrandina, perché la sua raccolta differenziata è ferma al 7,85% ed il Comune è stato scaricato anche dai vari sub-ambiti in cui si è divisa parte della provincia di Matera ed a breve i Comuni interessati indiranno le gare per la raccolta differenziata e si partirà. Ferrandina resterà al palo, sarebbe del resto una zavorra per ciascuno dei 3 sub- ambiti che hanno già le loro gatte da pelare.
A Ferrandina dopo 9 anni dalla approvazione del progetto è stata realizzata una isola ecologica comprensoriale costata 700 mila euro e sarà possibile conferire in modo differenziato: carta, vetro, plastica, verde, ferro, inerti legno e batterie, è finalmente pronta ma da quelle parti non si va oltre la discarica e non si capisce cosa sia quella piattaforma.
E' necessario spiegare alla amministrazione di Ferrandina cosa sia la raccolta differenziata e cosa sia il piano regionale dei rifiuti. Il vecchio arnese, ampliamento della discarica, autorizzato nel lontano 2011 oggi non ha nessun accredito, ha fatto il suo tempo. La Regione Basilicata ha inteso adottare la strategia Rifiuti Zero 2020 che malgrado stenti a partire minimizza la quantità dei rifiuti da avviare a smaltimento e valorizza il riciclaggio. La discarica non s'adda fare e si dia corso alla bonifica di quella cessata e che attende da 7 anni altrimenti quella amministrazione comunale potrebbe essere chiamata a pagare l'infrazione comunitaria”.
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