Bratti, l’Arpab, la Regione Basilicata e il Governo. 'Se i pozzi inquinano, vanno chiusi'
- Post 25 Aprile 2016
Questo significa che in questa regione mancavano già da dieci anni le condizioni ottimali di monitoraggio e controllo. Allo stesso modo di come non esistono normative nazionali del governo Italiano stringenti sugli inquinanti. Come nel caso dell’Idrogeno solforato, limiti di 30 ppm per l'industria invece che di 0,005 ppm come consiglia l’Organizzazione mondiale della sanità.
Se i pozzi e gli impianti petroliferi esistenti inquinano Bratti deve dire a Renzi che vanno chiusi. Se il metodo con cui sono stati autorizzati i pozzi e gli impianti petroliferi non era trasparente e rispettoso del principio di precauzione i pozzi e gli impianti vanno fermati.
Fortunatamente il resto della Basilicata ha altre aspirazioni e altre risorse, che esistevano anche in Val d’Agri, che molti ignorano: ci riferiamo alle 1863 aziende che in Val d’Agri hanno chiuso nel settore agricolo, dell’allevamento e del biologico in 10 anni (dati Istat) perché non vendevano i propri prodotti in quanto si trovavano in un’area petrolifera.
No Scorie Trisaia
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