Su 986 tamponi effettuati alla ricerca del Covid-19, 48 sono risultati positivi (ma 11 di essi riguardano cittadini pugliesi ora in isolamento nella loro regione). Delle 37 positività riguardanti domiciliati in Basilicata, 5 riguardano residenti a Ferrandina, 4 a Matera, 4 a Potenza, 4 a Roccanova, 3 a Pignola, 2 a Marsicovetere ed uno rispettivamente a Maschito, Venosa, Viggianello, Lauria, Garaguso, Oppido Lucano, Avigliano, Rionero, Vaglio, Bella e Tolve. Le restanti positività riguardano un cittadino svizzero in isolamento a Matera, un ucraino in isolamento a Policoro, un argentino in isolamento a Moliterno ed un pugliese in isolamento a Montemilone. Uno solo di essi risulta essere ricoverato: si tratta del residente a Viggianello.
Nella stessa giornata di ieri sono state dichiarate ufficialmente guarite 2 persone: un cittadino residente in un Comune della regione Emilia Romagna in isolamento in Basilicata ed una persona residente a Pescopagano.
I ricoverati restano 34 in forza di una dimissione ed un nuovo ricovero.
Il totale dei positivi presenti attualmente in Basilicata è di 484 unità di cui 450 in isolamento domiciliare.

“Sono stati registrati 9 casi positivi, tutti asintomatici, tra gli addetti del reparto di Ginecologia e ostetricia dell’ospedale ‘San Carlo’ di Potenza. A fronte delle verifiche già effettuate, si intende precisare, d’intesa con la Direzione generale dell’ospedale, che il focolaio non è partito all’interno del nosocomio, ma è legato a un evento privato a cui hanno preso parte fuori dalla struttura sanitaria diversi addetti del reparto, non osservando le necessarie misure di sicurezza.
Cogliamo l’occasione per ricordare che l’unico mezzo per contrastare la diffusione del virus Covid-19 e il contagio è il rispetto delle prescrizioni di contenimento: utilizzare la mascherina, mantenere il distanziamento, evitare gli assembramenti e lavare con frequenza le mani.
Il reparto di Ginecologia e ostetricia dell’ospedale ‘San Carlo’ è regolarmente aperto e sono garantite tutte le misure di sicurezza così come è stato fatto finora”.
È quanto fa sapere il dipartimento Politiche della persona della Regione Basilicata.