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Violenza ad immigrata, arrestato il marito e denunciato il cognato

Lunedì, 16 Novembre 2020

A Matera, la Polizia di Stato ha tratto in arresto in flagranza di reato un uomo e denunciato un altro – due fratelli di nazionalità indiana rispettivamente di 32 e 42 anni – per lesioni personali pluriaggravate ai danni della moglie del primo.

A seguito di segnalazione al 113 della donna, gli agenti della Squadra Mobile e della Squadra Volanti sono intervenuti in una località dell’agro materano dove, sul ciglio di una strada secondaria, hanno rintracciato la stessa dolorante, claudicante e impaurita. La giovane, anche lei indiana, pur non parlando bene l’italiano, è riuscita a riferire di essere stata picchiata in casa dal marito e dal cognato.

Il marito è stato subito rintracciato presso l’abitazione, sita in un comune limitrofo pugliese. Nella dimora sono stati rinvenuti e sequestrati due bastoni di legno usati per l’aggressione e l’uomo è stato portato in Questura.

La donna è stata accompagnata al Pronto Soccorso dove i sanitari hanno rilevato traumi in diverse parti del corpo e formulato una prognosi di 25 giorni. Con l’ausilio di un interprete, la donna ha raccontato che nella propria abitazione, durante un litigio, il marito e il cognato l’hanno prima schiaffeggiata, poi il marito ha cercato di strangolarla. Quindi i due le hanno tirato i capelli, l’hanno sbattuta contro il muro e l’hanno colpita con i bastoni alle gambe e alla schiena.

Inoltre, per evitare che potesse chiedere soccorso, le hanno rotto il cellulare gettandolo per terra. La donna è riuscita a sottrarsi fuggendo a piedi per la campagna e ha contattato la Polizia grazie all’aiuto di un parente.

Al termine dell’attività svolta, stante i concreti elementi di colpevolezza emersi a suo carico e sentita la locale Procura della Repubblica, lo straniero è stato arrestato in flagranza di reato per lesioni personali pluriaggravate e sottoposto al regime dei domiciliari presso l’abitazione di un suo amico.

Il fratello dell’uomo è stato invece denunciato all’Autorità giudiziaria perché ritenuto responsabile dello stesso reato in concorso.

Nei confronti della donna è stato attivato il protocollo previsto a sostegno delle vittime di violenza domestica.

Ultima modifica Lunedì, 16 Novembre 2020 13:00