L’associazione, organizzata gerarchicamente e con compiti ben delineati e precisi, aveva base in Irsina e provvedeva alla cessione dello stupefacente anche a Grassano e davanti alle scuole di Matera.
Gli indagati viaggiavano con lo stupefacente sugli autobus che trasportavano gli studenti nel capoluogo di provincia dove veniva ceduto ad altri coetanei.
Proprio partendo dalle indagini e dai controlli sui minori, i cui telefoni erano costantemente monitorati, i Carabinieri della Compagnia di Tricarico insieme a quelli della Compagnia di Matera, hanno scoperto le altre due associazioni a delinquere sgominate nell’operazione “Coppia di regine”, condotta nei giorni scorsi. Le complesse indagini coordinate dalle Direzioni Distrettuali Antimafia delle Procure della Repubblica di Potenza e Bari hanno portato finora all’emissione di 32 O.C.C. e hanno scoperto collegamenti anche con il clan barese dei “Risoli”.
Uno dei canali di rifornimento dell’associazione di minorenni era proprio una donna di Irsina che, insieme al suo compagno, utilizzava anche i propri figli per la cessione dello stupefacente.
In questi giorni, i Carabinieri hanno provveduto a notificare agli 8 indagati l’“Avviso di conclusione delle indagini preliminari”, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Potenza a seguito di un preciso coordinamento con le altre due Procure coinvolte.