Amico più che fraterno di chi scrive, con cui ha vissuto la prima spensierata giovinezza e gli anni politici del secondo dopo guerra, da giovani democristiani, unitamente a tanti altri amici con cui si divideva quel particolare credo politico. Ricordo ancora come se fosse ieri, nella città di Amalfi, quel corso politico riservato ai giovani della Basilicata e Puglia. Era il luglio del 1962. Quindici giorni tra conferenze, incontri, dibattiti, esami, nell’albergo Proto di quella amena città campana che ci ospitava. Furono giorni indimenticabili abbastanza impegnativi per tutti i partecipanti e per chi, anche se giovane, credeva in certi valori e li portava avanti. Rodolfo, ricordo, si distinse in modo particolare, attraverso diversi, suoi apprezzatissimi e appassionati interventi, con espressi riferimenti alla nostra terra, piaciuti agli organizzatori di quella iniziativa, tra cui il conterraneo lucano On. Emilio Colombo che per due giorni ci aveva fatto visita. Ma Rodolfo - ricordiamo -  era un appassionato anche di sport e in particolare di calcio, passione che divideva con chi scrive, tifando la squadra bianconera della Juventus. Era nei nostri programmi la trasferta a Torino per vederla da vicino. Purtroppo mai realizzati.

Rodolfo, un educatore parecchio amato dai suoi alunni di Pisticci e Marconia. Una persona stimata da tutti, che si faceva voler bene soprattutto per la sua schiettezza e semplicità, contraddistinta e ricambiata dalle tante amicizie che da sempre coltivava.

Ormai, lui a Marconia, noi a Pisticci, ci vedevamo poco, ma, quando capitava, quei pochi minuti, ci riempivano di gioia, ricordando i tempi andati della spensierata gioventù.

E’ così che vogliamo ricordare Rodolfo - per noi - sempre persona davvero speciale - dedita soprattutto alla scuola e alla sua cara famiglia, la moglie Grazia, il figlio Mariano a cui esprimiamo, unitamente a nuora, nipoti e parenti tutti, tutto il più che sentito cordoglio personale e quello della redazione.

L’amico fraterno di sempre, Michele Selvaggi