
Editore Associazione Culturale Mp3. P.IVA 01187270770
Registrato presso il Tribunale di Matera n. 4/2009
Direttore Responsabile Roberto D'Alessandro. Webmaster Vittorio Ricchiuto
+(39) 328 447 4326
redazione@pisticci.com
"Oggi si racconta una grande bugia. L'Europa considera il gas e il nucleare fonti sostenibili contrariamente dalla realtà", commenta Pasquale Stigliani, portavoce di ScanZiamo le Scorie.
“Insieme per ribadire il nostro secco NO all’ipotesi di stoccaggio delle scorie radioattive sul territorio lucano e della provincia di Matera”. Lo ha ribadito con forza il presidente della Provincia di Matera e dell'Upi di Basilicata Piero Marrese nel corso del dibattito promosso dal laicato cattolico e dalla Conferenza Episcopale di Basilicata, presieduto dall'arcivescovo di Matera-Irsina, mons. Caiazzo.
Un fronte comune per affermare la netta contrarietà al deposito di scorie nucleari sul territorio regionale lucano.
Torna l'incubo deposito scorie radioattive in Basilicata. Con il nulla osta dei ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente, la Sogin (la società pubblica responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi) ha reso nota la proposta di Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (Cnapi) ad ospitare il famoso Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi, un'opera di cui si parla da anni e per la mancata realizzazione della quale, l'Italia è al centro di una procedura di infrazione europea. Attualmente i rifiuti vengono stoccati in una ventina di siti provvisori che, però, non risultano essere idonei ai fini dello smaltimento definitivo.
Dopo 15 giorni di protesta, composta ma determinata, il popolo di Scanzano cambiò il destino della sua terra e del mezzogiorno d’Italia. La Basilicata non sarebbe diventata più una discarica di scorie nucleari unica al mondo cosi come il Governo nel 2003 voleva imporre.