Mercoledì, 14 Maggio 2025

Un pensiero gentile per Papa Francesco, dopo la sua morte

Mercoledì, 23 Aprile 2025

Se è vero che le cose belle vanno vissute fino in fondo, la improvvisa scomparsa di Papa Francesco, ci lascia sconcertati e attoniti, ma di Lui resteranno sempre le cose belle e meravigliose che ci ha insegnato nei suoi 12 anni di pontificato.

Il nostro, solo un pensiero gentile in suo riverente ricordo. La nostra comunità pisticcese e del suo territorio, ha amato questo Papa sin dal momento di quando, appena eletto, si presentò dalla balconata di piazza S. Pietro, annunciando: “Fratelli e sorelle, buonasera, vengo dalla fine del mondo”. E fu l’inizio di una nuova era, conquistando la simpatia e avendo un rapporto speciale con tutti, anche in un momento come questo, come mai segnato da guerre e barriere, lottando tenacemente per un mondo migliore e più giusto. Ha scelto di andarsene, in un giorno particolarissimo, quello del “lunedì dell’Angelo”, meglio conosciuto come giorno della “Pasquetta”, lasciando dietro di se, una lunga, preziosa eredità da non interrompere, ma da proseguire e portare avanti con amore e soprattutto coraggio, come Lui ha insegnato nei suo dodici, prolifici anni di pontificato.
Da Buenos Aires, la sua città argentina, a Roma, desiderava che la Chiesa fosse sempre vicina, con gioia e speranza, ai più poveri, ai più sfortunati, agli ULTIMI.
Papa Bergoglio, noi lo vogliamo ricordare anche come sportivo, in particolare amante del calcio e appassionato tifoso del San Lorenzo, squadra argentina che ora gli intitolerà lo stadio. Molto bello e significativo, ieri martedì 22 aprile, il titolo di prima pagina del quotidiano sportivo TUTTOSPORT: “CAMPIONE DEL MONDO”, ma anche quello de La Gazzetta dello Sport: “IL CAMPIONE DI TUTTI” e l’altro del Corriere dello Sport: “TANTO PADRE”. Lui amava lo sport in modo più che passionale, comprendendo quella potenza comunicativa che lo sport riusciva a dare a milioni e milioni di tifosi, soprattutto come veicolo di messaggi di pace e fraternità, ma anche di solidarietà e speranza. Sua madre portava il cognome di un grandissimo della “pelota”. Un calciatore che ha incantato in Italia, prima nella Juventus e poi nel Napoli, tantissimi tifosi degli anni anni 50 -60. “Mia mamma Regina - Lui raccontava - era una SIVORI, cognome di uno dei più grandi calciatori del mondo, nato un anno prima di me”.
Nella sua autobiografia, Bergoglio racconta del suo calcio romantico con i suoi idoli, ma anche del suo passato di calciatore dilettante nel ruolo di portiere e del suo rapporto con Maradona, “El pibe de oro” (che Lui riavvicinò alla Chiesa) e con gli altri calciatori argentini come Lionel Messi, Carlitos Teves, Javier Zanetti. Insomma, un Papa moderno e anticonvenzionale che si è fatto voler bene da tutti. Forse il più popolare di sempre, forse anche per via di quelle sue passioni “terrene” mai nascoste, soprattutto il calcio, sempre convinto di quel suo grande potere comunicativo come espediente principe per la pace nel mondo. Nei suoi dodici anni di pontificato, ha incontrato tantissimi campioni come Roberto Baggio, Federica Pellegrini, Ronaldinho, Francesco Bagnaia, Alessandro Del Piero, Gigi Buffon e tanti altri.
Vogliamo concludere questo nostro pensiero verso Papa Francesco, che da poco ci ha lasciati, con il toccante ricordo di Gigi Buffon: “Un Papa speciale capace di illuminare il suo tempo, come accade solo ai più grandi”.

Michele Selvaggi

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