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A 11 anni dalla tragica scomparsa del professor Antonio Bonavista, il ricordo di un amico

Martedì, 01 Febbraio 2022

31 gennaio 2022 è la ricorrenza dell’11° triste anniversario della tragica scomparsa a Torino, dove insegnava, del Prof. Antonio Bonavista. A Pomarico, ma non solo, un ricordo sempre vivo di un personaggio di spicco della vita sociale, della politica e soprattutto della cultura di questa città. Un personaggio amato, rispettato e pianto da tutti.

Per questa triste ricorrenza, attraverso una lettera inviata alla sorella Anna, un pensiero affettuoso di un suo caro amico, di Torino, Ivan Radice, che lo ha voluto ricordare con parole toccanti a testimonianza della grande stima e affetto che nutre sempre per la sua squisita persona. Questo il testo della missiva: “Oggi una nebbia fitta avvolge le strade, i palazzi della tua Torino, quasi volesse abbracciarci, gelida, per ricordarci che siamo sempre più senza di te. La mente così vaga, ad un tempo che fu, ben 11 anni fa, alle nostre mille telefonate della domenica, riecheggiano le risate, le battute, mentre fuori nevicava. Continuano i ricordi a rincorrersi, e con loro, quel grande “se” a cui nessuno dà ancora risposta e la tua assenza diventa un macigno sui nostri cuori nei pomeriggi pigri, nelle serate in centro, nelle passeggiate in riva al Po.  Nell’ultima chiamata, a saperlo fosse stata quella, c’eravamo dati appuntamento per il giorno dopo. Oh caro Antonio, quanto ti ho chiamato quel lunedì.  Poi il delirio, il telefono pareva esplodere, la tua foto sul giornale…..i pianti i silenzi, il vuoto intorno.  Senza te, tante cose sono cambiate, quante te ne dovrei raccontare.  Quanti sorriso, risate, viaggi, esperienze ci hanno rubato!  Suona e continua a suonare il tuo caro “prete rosso” nella tua Pomarico arroccata sul colle. Baciata da sole del sud, tra terra arida e ulivi, proprio lì i tuoi amici, la tua dedita sorella Anna, mandano avanti con gioia ed entusiasmo il tuo progetto che non solo è un evento culturale ormai, ma è anche occasione di rilancio per un territorio sottovalutato, un riflettore sulla tua città, che in quei giorni si trasforma in palcoscenico musicale e soprattutto parla di te, della tua energia, della tua speme, del tuo zelo a realizzare ciò che si pensava impossibile. Sorridi Antonio, così come facevi qui, contento di ciò che la vita ti stava dando, non dovevi partire così presto, non dovevi lasciarci! Mi piace pensarti in un teatro, là tra le nuvole, con il tuo Vivaldi a comporre nuove melodie, so bene che cerchi di farcela sentire perchè forse sei lontano, tanto lontano, ma mai così troppo! Il tempo come un effimero tiranno, vola via non curante delle nostre cicatrici che tornano a bruciare al tuo ricordo, manchi tanti amico mio, qui ti vogliamo ancora tutti bene. Non passerai. IVAN RADICE, UN AMICO DI TORINO.

Michele Selvaggi