Venerdì, 19 Aprile 2024

A seguito di una vasta ed articolata attività di indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza e condotta dalla Polizia di Stato, segnatamente le Squadre Mobili delle Questure di Potenza e Matera, si è proceduto con il supporto e la collaborazione di Agenti delle Squadre Mobili di Bari, Foggia, Salerno, Avellino, Taranto e Brindisi, diversi Reparti Prevenzione Crimine e unità cinofile, all’esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Potenza nei confronti di 22 persone, ritenuti gravemente indiziati di associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, aggravati dal numero dei partecipanti e dall’avere commesso i fatti in presenza di minori.

Nel corso del medesimo contesto operativo sono stati disposti ed eseguiti, inoltre, altrettanti provvedimenti di perquisizione domiciliare e personale. L’attività dì indagine, frutto di una azione investigativa coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza ed eseguita dalle Sezioni Criminalità Organizzata delle Squadre Mobili di Potenza e Matera, attraverso intercettazioni telefoniche e telematiche, pedinamenti, tradizionali e a distanza, con tracciamenti GPS, concretizzatasi peraltro anche in arresti in flagranza e sequestri di diversi quantitativi di droga, ha consentito di accettare, a livello di gravità indiziaria, la sussistenza e l’operatività sul territorio della provincia di Matera ed in particolare del comune di Montescaglioso, di un’organizzazione dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti del tipo “cocaina”, “eroina”, “marijuana” ed “hashish” con continui e reiterati approvvigionamenti da fornitori pugliesi e albanesi e cessioni di droga a scopo di lucro in favore di clienti, assuntori e tossicodipendenti anche di altri centri dell’area confinante.

Il dato della collaborazione fra lucani, pugliesi ed albanesi, soggetti questi ultimi che, sulla base degli indizi raccolti, risultavano in grado di consegnare consistenti quantitativi di sostanze stupefacenti anche a credito.

E’ stata accertata la presenza fattiva e determinante di alcune donne, con funzione non solo esecutive e di corriere, che trattavano sostanze stupefacenti, nell’ordine dei 100 grammi a settimana, sia di “cocaina’ che di “eroina”, trasferita e detenuta con azioni condotte anche in presenza di minori.

 

Nel corso dell’attività sono stati effettuati 9 arresti in flagranza di reato, oltre a vari deferimenti in stato di libertà per il reato di cui all’art. 73 d.p.r. 309/90 e violazioni amministrative inerenti gli stupefacenti. Sono stati sequestrati nel corso dell’attività circa 600 grammi di eroina e oltre 300 grammi di cocaina, nonché hashish, denaro contante e materiale per il taglio ed il confezionamento della sostanza stupefacente.

Le numerose misure restrittive adottate all’esito delle indagini, rappresentano, a livello investigativo, un ulteriore tassello della complessiva azione di contrasto alla criminalità organizzata lucana che la Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza, grazie all’indispensabile apporto delle Forze di Polizia, sta conducendo su un territorio, in cui, complessivamente, si registra una crescente presenza criminale.

L’operazione ha portato in carcere 16 persone, 5 sono agli arresti domiciliari e una con divieto di dimora in Basilicata. Tra le 22 persone destinatarie delle misure cautelari, ben 12 sono residenti a Montescaglioso.

"Un fatto gravissimo è che l'attività criminale entra nel tessuto sociale ed incide sull'educazione dei ragazzi.

Quasi come se il traffico di stupefacenti fosse una vera e propria attività lavorativa: una volta le nostre nonne facevano le sartine a casa mentre i bambini giocavano, adesso accade che vengano confezionate dosi di stupefacenti alla presenza dei più piccoli della famiglia".

Lo ha detto ai giornalisti il Procuratore distrettuale antimafia di Potenza, Francesco Curcio, nell'illustrare i particolari dell'operazione coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Potenza e dalla Polizia che stamani ha eseguito 21 arresti (16 in carcere e cinque ai domiciliari) tra Puglia e Basilicata.

Lunedì 14 novembre a Matera il secondo evento di promozione del progetto “Rete Siti Unesco”. Saranno presentati i risultati raggiunti dal progetto la cui mission è creare una rete tra i territori del Sud Italia che ospitano un sito Unesco per promuovere percorsi e patrimoni nel segno del motto “un sito tira l’altro”.

L’elegante location di Palazzo Malvini Malvezzi, a Matera, ospiterà, lunedì 14 novembre a partire dalle ore 11.00, il secondo degli eventi finali di promozione del progetto “Rete Siti Unesco”, elaborato dall’associazione Patrimoni del Sud, finanziato dal Ministero del Turismo e nato per creare una rete tra 15 territori del Sud Italia che ospitano un sito Unesco.

“Percorsi e patrimoni del Sud, il viaggio della civiltà”, questo il tema dell’evento, vedrà la partecipazione di Piero Marrese, presidente della Provincia di Matera, ente capofila del progetto; Giuseppe Canfora, presidente dell’Associazione Patrimoni del Sud; Benedetta Rizzo, Dirigente Ufficio I Direzione Generale della Valorizzazione e della Promozione del turismo del Ministero del Turismo; Domenico Bennardi, sindaco di Matera; Francesca Pietroforte, Consigliera della Città Metropolitana di Bari delegata alla Cultura e vicepresidente Associazione Patrimoni del Sud; Filippo Spallina, già responsabile relazioni esterne dell’Associazione Patrimoni del Sud e rappresentante della Città Metropolitana di Palermo; Federica Cuna, Consigliera della Provincia di Barletta-Andria-Trani delegata ai rapporti con le scuole; Pasquale Sorrentino, Consigliere della Provincia di Salerno delegato al Turismo e alla Promozione; Achille Contino, Dirigente Settore Turismo Libero Consorzio Comunale di Agrigento; Giovanni Vallone, Capo VI settore, sviluppo economico, del Libero Consorzio Comunale di Siracusa; Raffaele Di Dio, Responsabile Servizio Unesco della Città di Noto.

“L’obiettivo – ha spiegato Marrese – è fare del progetto un mezzo per elevare i siti interessati a volano di sviluppo economico, sociale, culturale e turistico del territorio. Tale mission si persegue anche grazie alle Province, che sono in prima linea, ad iniziare da quella di Matera, capofila del progetto. Vogliamo che un sito tiri l’altro e si creino sinergie tra le bellezze archeologiche e culturali dei vari territori, per assicurare loro crescita e nuove opportunità di sviluppo e occupazione. La sinergia tra 5 regioni deve essere l’occasione per continuare a lavorare con dedizione, ovviamente anche per la nostra terra, ad iniziare da Matera, città baciata dalla bellezza, senza trascurare gli altri 30 comuni della provincia. Per raggiungere questi obiettivi sono necessarie sinergia e collaborazione tra istituzioni”.

“Tutte le istituzioni locali – ha dichiarato Canfora – sono fondamentali per realizzare iniziative e eventi di promozione turistica delle risorse culturali, enogastronomiche, museali, paesaggistiche. La partecipazione e collaborazione di tutti i livelli istituzionali locali, dalle Province alle Città Metropolitane, ai Comuni e agli altri soggetti, è necessaria per creare sinergie, ottenere una diffusione capillare delle attività sul territorio e avere piena conoscenza di tutte le potenzialità attrattive che si hanno a disposizione. Ognuno di tali attori deve concorrere con consapevolezza in rapporto alle proprie responsabilità. In questa ottica si muove l’Associazione Patrimoni del Sud, alla quale possono aderire Comuni, Città Metropolitane, Province, Liberi Consorzi Comunali, le Unioni di Comuni, i Distretti Turistici, le banche e fondazioni attive in ambito culturale, le fondazioni, università e associazioni degli enti suddetti”.

Il progetto, va ricordato, coinvolge 5 regioni del Sud (Basilicata, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia) ed ha come partner 15 enti locali del Meridione sul cui territorio è ubicato un sito Unesco: le Province di Matera, Barletta Andria Trani, Caserta, Foggia e Salerno; le Città Metropolitane di Bari e Palermo; i Liberi Consorzi Comunali di Enna-Siracusa e di Agrigento, i Comuni di Matera, Alberobello, Barumini, Benevento, Monte Sant’Angelo e Noto.

Scarica la App “Patrimoni del Sud” sia da Google Play che da App Store

Visita il sito https://www.patrimonidelsud.net/

Queste, invece, le pagine social del progetto:

https://www.facebook.com/Patrimonisuditalia

https://www.facebook.com/patrimonisud

https://twitter.com/patrimonidelsud

https://www.instagram.com/patrimoni_del_sud

https://www.youtube.com/channel/UCPva0F-lGH-FnmQee_5gt7Q/videos

La XXIII edizione del Festival Duni di Matera arriva al traguardo degli ultimi concerti dopo due mesi di intensa programmazione artistica – ideata da Dinko Fabris in accordo con il presidente Saverio Vizziello – che ha visto come protagonisti nomi leggendari della musica barocca di oggi: da Antonio Florio e la Cappella Neapolitana al mito del liuto Hopkinson Smith, dal tastierista Ton Koopman al flautista Dan Laurin, dalla viola di Jordi Savall alla Cappella Corradiana, al concerto del gruppo palestinese Al’Ouma di Ramzi Aburedwan che ha anche visto la partecipazione di Moni Ovadia.

“Nei giorni scorsi è stata trafugata un’opera esposta nella sede di Palazzo Lanfranchi del Museo nazionale di Matera.

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