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“Solo dove ci sono infrastrutture materiali e immateriali adeguate nel numero ed efficienti nella funzione, può esistere sviluppo, occupazione e benessere. Abbiamo, pertanto, costruito e condiviso una proposta con punti chiave con cui costruire una piattaforma di priorità per le infrastrutture da realizzare che invieremo al Presidente Bardi. Su questo intendiamo insieme fare una battaglia a tutti i livelli istituzionali, per il bene dell’intera provincia materana e delle sue aree produttive, a partire da quelle della città di Matera e della Val Basento e, di conseguenza, della Basilicata intera.
Si è tenuta nel cimitero di Salandra la cerimonia di commemorazione, con la deposizione di una corona di alloro sulla sua tomba, del Brigadiere del disciolto Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza Giovanni Saponara, “vittima del dovere” e medaglia d’oro al valor civile alla memoria.
Ricorre oggi, infatti, l’anniversario della sua morte, avvenuta a Genova nel 1976 ad opera di un commando terroristico delle Brigate Rosse, mentre espletava il servizio di scorta al Procuratore Generale della Repubblica di quella città, Francesco Coco [1].
Alla cerimonia hanno partecipato il Questore Emma Ivagnes, il Sindaco di Salandra Giuseppe Soranno e alcuni familiari del compianto Brigadiere.
Durante la commemorazione si è tenuto un momento di preghiera officiato da Don Biagio Plasmati.
[1] La mattina dell’8 Giugno 1976, dopo avere prelevato l’alto magistrato dalla propria abitazione, Giovanni Saponara si stava dirigendo con lui verso l’autovettura di servizio, parcheggiata a poche decine di metri di distanza. Prima di arrivarvi, un commando di tre terroristi fece fuoco contro il giudice Coco e il brigadiere, uccidendoli entrambi. Contemporaneamente un secondo commando uccise a colpi di pistola l’autista dell’alto magistrato, l’appuntato dei Carabinieri Antioco Dejana. I terroristi partecipanti all’agguato vennero arrestati dalle Forze dell’Ordine negli anni successivi. Giovanni Saponara era sposato e padre di due figli, di 11 e 8 anni.
Sabato 26 e domenica 27 marzo, son tornate le giornate del FAI di primavera, quello che è ritenuto il più importante evento di piazza, dedicato alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico e culturale del nostro paese.
Durante le festività appena trascorse, i reparti dipendenti dal Comando Provinciale Carabinieri di Matera hanno intensificato i servizi di controllo del territorio mediante un massiccio impiego di uomini e mezzi. Complessivamente i controlli hanno interessato oltre 4000 persone e 2000 veicoli, oltre ad esercizi commerciali e soggetti sottoposti a misure restrittive.
È stata inviata nella giornata di ieri dall’amministratore unico del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Matera, Rocco Fuina, la richiesta ai sindaci dei comuni di Matera, Pisticci, Ferrandina, Salandra, Irsina per trovare un’intesa volta alla rimodulazione della TASI, per alleviare le aziende da una “vessazione impositiva”, vista anche la situazione economica e di mercato incerta e il continuo aumento generale dei costi e delle materie prime che le imprese del territorio stanno subendo.