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La recente decisione della giunta regionale della Basilicata, guidata dal presidente Vito Bardi, di dilazionare in 18 rate il pagamento del conguaglio a debito del bonus gas è stata accolta da forti critiche da parte di Centro Consumatori Italia Basilicata. Secondo l'associazione, questa misura non rappresenta una reale soluzione per le famiglie lucane, ma si configura piuttosto come un "ricatto mascherato da rateizzazione" che, di fatto, annullerà i benefici futuri del bonus stesso.
La controversia nasce dalla richiesta di restituzione di una parte del bonus gas erogato nell'anno termico 2022-2023. A seguito di un ricalcolo dei consumi, a migliaia di famiglie è stato recapitato un conguaglio a debito. Per far fronte a questa spesa imprevista, la Giunta ha deliberato la possibilità di rateizzare l'importo in 18 mesi.
La critica di Centro Consumatori: "Una partita di giro"
Il cuore della denuncia di Centro Consumatori Italia Basilicata risiede nel meccanismo di recupero delle somme. Come confermato da fonti regionali, le rate del conguaglio non dovranno essere versate direttamente dai cittadini, ma saranno automaticamente compensate con le future erogazioni del bonus gas. In pratica, l'importo del nuovo bonus verrà decurtato mensilmente della rata del debito.
Questo, secondo l'associazione, si traduce in una semplice "partita di giro" in cui i cittadini si vedranno di fatto azzerare o ridurre drasticamente il sostegno economico promesso. La critica è che la Regione stia semplicemente spalmando il debito nel tempo, facendolo però pagare agli stessi beneficiari attraverso la neutralizzazione del nuovo bonus. L'associazione contesta la comunicazione iniziale della misura, definita "ingannevole", e chiede l'annullamento totale delle richieste di conguaglio, non una loro semplice dilazione.