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Segue nota di Giovanni Schiuma che propone di ridare alla Basilicata, il nome di Lucania
“L’identità di un popolo passa anche dal suo nome. La nostra terra, conosciuta per secoli come Lucania, ha visto mutare il proprio appellativo in Basilicata soltanto in tempi relativamente recenti. Eppure, gli abitanti continuano a chiamarsi lucani, le nostre eccellenze enogastronomiche sono celebrate come prodotti lucani, i nostri borghi e le mete turistiche si presentano come esperienze lucane.
Lo spunto per questa proposta mi è venuto osservando la notevole attività di comunicazione istituzionale di questi ultimi mesi. In particolare, leggendo un comunicato che celebrava l’incremento delle presenze turistiche in regione, mi sono reso conto che la questione del nome non è un dettaglio: diventa invece fondamentale per la chiarezza comunicativa. Se da un lato promuoviamo la nostra identità e la nostra storia, dall’altro ci presentiamo con un nome – Basilicata – che crea confusione, poco immediato da ricordare e non in linea con la percezione reale che cittadini e visitatori hanno di noi.
Oggi, in un mondo in cui il turismo e la comunicazione vivono di brand forti e riconoscibili, è il momento di ragionare su un atto di coraggio: riportare ufficialmente il nome della Regione da Basilicata a Lucania.
Non si tratta solo di un fatto simbolico, ma di un vero e proprio rebranding identitario. Il termine Basilicata, poco conosciuto all’estero e spesso fonte di incertezze linguistiche (‘basilicatesi? basilischi?’), non ha la stessa forza evocativa di Lucania, che affonda le radici nella storia antica e nel mito.
Sul piano tecnico e politico, sembrerebbe che il percorso non sia immediato: il nome delle Regioni è indicato nella Costituzione e quindi occorrerebbe una legge costituzionale, con iter parlamentare complesso. Potrebbe servire una proposta formale del Consiglio regionale, l’approvazione del Parlamento e, forse, persino un referendum nazionale confermativo. Parallelamente, sarebbe necessario modificare lo Statuto della Regione.
Non è un cammino semplice, ma vale la pena aprire il dibattito: un nome più coerente con la nostra identità potrebbe essere un investimento culturale e turistico di enorme valore.
Perché noi siamo lucani. E la nostra Regione, prima o poi, dovrà tornare a chiamarsi Lucania.”