È quanto afferma il segretario generale Cgil Basilicata, Angelo Summa.
“È necessario prorogare il blocco dei licenziamenti fino al 31 ottobre per proteggere i lavoratori e le lavoratrici e procedere con la riforma degli ammortizzatori sociali. Durante questi lunghi mesi di pandemia abbiamo sempre avanzato proposte e chiesto con tenacia tali azioni – continua Summa -. La mobilitazione avviata nelle scorse settimane sulla grave emergenza della sicurezza nei luoghi di lavoro, proseguita con il presidio del 28 maggio davanti alla sede del Parlamento, ha prodotto risultati parziali. Per queste ragioni, la nostra azione deve proseguire in modo articolato, su base categoriale e territoriale, con assemblee nei luoghi di lavoro, attivi unitari, incontri con i gruppi parlamentari, i partiti e con il coinvolgimento di tutte le aree sociali sensibili alle nostre istanze. L’obiettivo primario è conquistare la proroga della moratoria sui licenziamenti almeno fino al 31 ottobre, una riforma degli ammortizzatori sociali e nuove politiche attive per il lavoro. Obiettivi validi per tutto il paese, ma specie per il Mezzogiorno e la Basilicata, dove uno sblocco dei licenziamenti porterebbe alla perdine di migliaia di posti di lavoro, in una regione che secondo gi ultimi dati Istat è la più povera d’Italia.
È necessario – conclude Summa – ribadire con fermezza i contenuti della piattaforma unitaria a livello nazionale quanto territoriale: lavoro, occupazione, coesione, sviluppo, fisco, pensioni, non autosufficienza, rinnovo dei contratti pubblici e privati, riforma pubblica amministrazione e scuola, cultura e turismo. È fondamentale, inoltre, che ci sia da parte delle istituzioni la volontà di attuare un piano serio ed efficace che sia in grado di utilizzare le risorse del PNRR al fine di creare una stabile connessione tra investimenti e occupazione, coinvolgendo in maniera significativa con una governance partecipata e preventiva le parti sociali”.