Queste le principali criticità evidenziate nel documento di MTV (scaricabile dal sito https://shorturl.at/kmBJL):
- rischi per le popolazioni limitrofe e per l’economia locale
- presenza di specie animali/vegetali protette e di particolari produzioni agricole
- vincoli di tipo territoriale (problemi idrogeologici e relativi allo sfruttamento delle risorse del sottosuolo)
- presenza di luoghi di rilevanza storico-archeologica
- problemi relativi allo stoccaggio delle scorie altamente radioattive
- rischi e pericoli dello spostamento dei rifiuti
Come stabilito dalla normativa, la prima fase di consultazione pubblica ha avuto una durata di 180 giorni, durante i quali anche la Regione Basilicata, alcuni Enti locali e diverse associazioni ambientaliste hanno formulato e trasmesso a SOGIN le loro osservazioni e proposte tecniche sulla CNAPI (Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee) e sul Progetto preliminare del Deposito Nazionale.
Nei prossimi mesi, quindi, SOGIN dovrebbe elaborare la cosiddetta CNAI (Carta Nazionale delle Aree Idonee) e trasmetterla ai Ministeri competenti per l’approvazione definitiva. Poi inviterà le Regioni e gli Enti locali, nei cui territori ricadono le aree idonee, ad esprimere eventuali manifestazioni di interesse (volontarie e non vincolanti) per proseguire il percorso partecipato di localizzazione del Deposito.