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Aggressioni ad operatori sanitari Asm nel Pronto Soccorso dell'ospedale di Matera: Fials Matera chiede attenzione e maggiore vigilanza

Martedì, 14 Settembre 2021

“La Sanità materana è una polveriera pronta ad esplodere”. E’ quanto affermano il Segretario Generale Fials Matera, Giovanni Sciannarella, il segretario Fials ADMS, Angelo Fracchiolla e il Segretario Aziendale Marco Bigherati.

Sono diventate ormai quotidiane le aggressioni subite dagli operatori sanitari del Pronto soccorso di Matera e non solo. Questi eventi si stanno moltiplicando perché i cittadini sono arrabbiati, visto che non riescono a trovare date disponibili per le prestazioni sanitarie e riversano ansia e frustrazione contro gli infermieri ed i medici del pronto soccorso, che ogni giorno sono in prima linea nonostante la gravissima carenza di medici, infermieri, oss, emergenza che ha raggiunto numeri spaventosi. Nell’Asm mancano circa 500 operatori sanitari frutto di politiche scellerate votate al risparmio e piani assunzioni assurdi che ci hanno portato sul baratro. Gli operatori sono al collasso e nonostante tutto con abnegazione cercano di resistere, ma la misura ormai è colma tanto che sono tantissime le richieste di trasferimento in altre aziende. Le tanto sbandierate assunzioni in campagna elettorale dell’assessore regionale Leone non sono mai arrivate, dalla mobilità solo pochi spiccioli e dai concorsi non arriverà personale nel breve termine ma passerà almeno un anno. Per arginare il problema aggressioni il nostro referente della sicurezza dei lavoratori Rosario Coretti ha più volte scritto alla dirigenza Asm chiedendo di ripristinare il servizio di vigilanza con le guardie giurate che oggi è sospeso perché la guardia è stata dirottata presso la hub vaccinale.

Gli operatori si trovano così tra due fuochi: da un lato i cittadini arrabbiati, dall’altro un’azienda che al momento poco può fare per fronteggiare questa situazione. Servirebbero subito assunzioni urgenti anche per poter riaprire le prestazioni sanitarie ambulatoriali ancora bloccate e che non si riescono a recuperare.

Chiediamo alle istituzioni di intervenire urgentemente anche perché oltre al COVID ci sono tutte le altre patologie che non vanno in vacanza. Nei prossimi giorni organizzeremo Assemblee in tutti i presidi Asm in preparazione di uno stato di agitazione di tutto il personale Asm.