Giovedì, 28 Marzo 2024

Iniziata a Matera la kermesse “Tracce Ebraiche” - Speciale Lucania Film Festival

Giovedì, 19 Maggio 2022

Con la Lectio Magistralis “Matera e Gerusalemme, Italia e Israele allo specchio: rappresentazioni dell’altra nazione nelle cinematografie dei due paesi” a cura di Asher Salah è partito nell’ex ospedale San Rocco il primo incontro tematico per “Tracce Ebraiche – speciale Lucania Film Festival”, un inedito viaggio nella cultura ebraica declinata nei linguaggi della Musica, della Danza, del Cinema, della Letteratura e della Cucina. A seguire la lectio Magistralis “Dybbuk e Taranta. Donne e storie di possessione. Ebraismo e Tarantismo” con l’antropologo Eugenio Imbriani (Università di Salerno) e Miriamo Camerini e gran finale con la performance di danza contemporanea “Jewish Soul” realizzata con coreografie di Mario Piazza, coreografo assistente Ludovic Party e interpreti le allieve del Liceo Musicale-Coreutico ISIS “Pitagora” di Montalbano Jonico. La prima giornata di Tracce Ebraiche a Matera è stata segnata anche dall’inaugurazione della mostra “Dall’Alef alla cinetica. Un alfabeto in metaverso” che ha coinvolto le artiste Martina Venturini, Rosita Uricchio, Olga Poliektova, Tatiana Poliektova, Roberta Gioia, Davide Salvemini.

Tracce Ebraiche ha coinvolto anche le scuole. A seguito di seminari e laboratori realizzati all’interno delle scuole nei mesi di marzo/aprile, i ragazzi degli istituti che hanno aderito al progetto hanno incontrato gli esperti con cui hanno realizzato le performance di danza, i saggi musicali e gli elaborati letterari. In mattinata, nell’ex ospedale San Rocco, sono stati presentati al pubblico i laboratori scolastici “I rituali ebraici” con Miriam Camerini e “Il Cinema Sociale israeliano” con Asher Salah. Son state coinvolte nell’iniziativa le seguenti scuole: ISIS “Duni-Levi” – Matera, ISIS “Pitagora” – Montalbano Jonico, ISIS “Orazio Flacco” – Venosa, ISIS “Orazio Flacco” – Potenza, ISIS “T. Stigliani” – Matera, ISIS “A. Turi” – Matera.

“Tracce Ebraiche – speciale Lucania Film Festival” offire al pubblico dal 18 al 20 maggio a Matera focus di scrittura, di cucina Kasher, i talk sull’anima del Dibbuk e il Tarantismo, sulle comparizioni cinematografiche tra Matera e Gerusalemme mentre l’evento finale si terrà nella serata del 20 maggio a Pisticci con la cena/spettacolo del sabato ebraico.

Tracce Ebraiche è un percorso di ricerca e conoscenza che segna la nuova veste del Lucania Film Festival che, dal 2022, dedica uno speciale ad una cultura o ad un Paese straniero.

4 giorni, un ricco programma con ospiti d’eccezione per lectio magistralis, performance, concerti, laboratori e cene/spettacolo all’insegna del mondo ebraico e della sua poliedrica lettura, sia per la sua storia millenaria sia per come attende il futuro del mondo.

Tracce Ebraiche si avvale del patrocinio: UCEI – Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Ambasciata d’Israele d’Italia, CSE – Centro di Studi Ebraici, Università di Napoli L’Orientale, MiC – Museo Nazionale Matera, Comune di Venosa, Provincia di Matera, Comune Matera, Fondazione Basilicata-Matera 2019, Camera di Commercio di Basilicata.

La 23^ edizione del Lucania Film Festival 2022 è la prima nella sua nuova veste abbinata a un Paese, associata a una tradizione, armonizzata a una cultura: l’iniziazione a questo nuovo format è nell’immensa e ancestrale sapienza ebraica.

Dall’archeologia, le Tracce Ebraiche, ci conducono ad un Festival che oltre ad offrire opere cinematografiche sulla cultura ebraica si estende al di là dello spazio dello schermo e delle sale, si proietta oltre i giorni della kermesse; un meta-festival che si fa valorizzazione del territorio, scoperta delle radici culturali e religiose comuni, educazione nelle scuole, opportunità sinergiche nella consumazione di pasti Kosher e approfondimenti con accademici di alto carisma intellettuale, fino alla celebrazione dello Shabbat: il calendario delle festività sacre aderisce alla cadenza della natura senza smettere di anelare al soprannaturale.

L’edizione 2022 del Lucania Film Festival, dalla celebrazione della Settima Arte si fa appuntamento per il recupero del rituale, risveglio del momento per la contemplazione, occasione per la meditazione. Un Festival che si relaziona con le città che lo circondano, con gli abitanti del mondo, che conserva memoria del passato e slancio verso il futuro, e che così si eleva alla speculazione metafisica alla scoperta di un Divino relazionale, inconcepibile senza il suo popolo. Alla scoperta di una filosofia dell’Altrove insondabile ma che trae dalla storia e dalla memoria, sospeso tra una distanza incolmabile e un patto sempre immanente: paradossi fecondi che puntano a trascendere la condizione umana, linguaggi che aspirano all’Eterno, come l’Arte e il Cinema

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