Martedì, 19 Marzo 2024

Tavolo Verde su questione scuola

Sabato, 21 Gennaio 2023

Lettera aperta di Tavolo Verde Basilicata indirizzata al presidente della regione Vito Bardi, al presidente della provincia Piero Marrese e al sindaco di Pisticci Domenico Albano inerente la questione scolastica

“Oggi 21 Gennaio viene inaugurato in Marconia la nuova struttura dell’Alberghiero che va ad ampliare gli spazi strutturali del polo d’istruzione secondaria “Giustino Fortunato”; giunge finalmente a termine il percorso iniziato più di 20 anni fa con l’individuazione e l’acquisizione dell’area di sedime da parte della Provincia.

L’operazione allora costo circa 300 milioni di lire che furono intascati da un libero cittadino; ma questa è un’altra storia………

L’opera potrebbe migliora l’offerta dei servizi a favore delle comunità del territorio; peccato che viene inaugurata in uno dei momenti più difficili per l’istituzione pubblica, per le secondarie di Pisticci e Marconia che hanno raggiunto il minimo storico delle iscrizioni e delle frequenze.

In tutti e quattro i plessi gli iscritti superano di poco le seicento unità a fronte di mille di alcuni anni fa.

Ma la nuova opera potrà risollevare le sorti della scuola pubblica di ogni ordine e grado e in particolar modo quelle delle superiori?; potrà contribuire da sola a migliorare l’offerta formativa e a rispondere alle sempre più articolate domande del territorio?.

Chi ha un minimo di esperienza nel campo della scuola e del settore pubblico sa che la qualità dell’offerta formativa e più in generale di quella educativa à la risultante ultima “della interazione degli elementi e fattori oggettivi e soggettivi”; è noto inoltre che la diversificazione dell’offerta formativa amplia la qualità e questa intercetta la domanda diversificata del territorio.

Il meccanismo è stato ben compreso dalla classe dirigente di molti comuni e dai dirigenti di molte scuole, meno da quelli di Pisticci.

I dati sulla popolazione scolastica di Policoro, Matera ecc. lo dimostrano; parimenti quelli sulla mobilità da un paese all’altro nell’ambito dello stesso territorio.

Che fare quindi per ridare una nuova spinta propulsiva alla scuola del territorio nel suo insieme nel sol fine di rispondere alle esigenze culturali, educative e formative delle comunità territoriali?

In primo luogo è necessario migliorare i servizi che i quattro istituti offrono all’utenza del territorio e contestualmente rinsaldare il rapporto tra scuola media e scuole superiori in modo che i ragazzi possano conoscere sin dall’ adolescenza il sapere e i contenuti dei programmi di queste e le prospettive che offrono sia negli aspetti culturali generali, sia in quelli strettamente lavorativi.

Da qui la necessità della formulazione e proposizione di un progetto a medio e lungo termine per le scuole superiori:

  • Al liceo classico va associato un centro studi istituzionalizzato di Storia, archeologia, arte e costumi a valenza regionale con autonomia amministrativa in deroga alle normative vigenti in modo che sia il classico sia il centro studi abbiano un’autonomia amministrativa e dirigenziale autonoma.
  • L’istituto tecnico agrario che ha una sua specificità e una sua identità non può convivere in un aggregato di istituti e di indirizzi completamente diversi come quello di cui fa parte. Quella del passato fu una sciagurata scelta che rispose soltanto ad interessi di parte e ad un anti storico campanilismo a danno di tutto il comparto agroalimentare, il quale per la verità da tempo rivendica il potenziamento del ruolo dell’agrario anche attraverso la istituzione di una serie di corsi di formazione professionali di alta e media specializzazione sia per l’agroambientale che per l’agroindustriale; cosi come rivendica un’azienda agraria degna di tale nome. L’attuale struttura aziendale annessa all’istituto versa in un vergognoso stato di abbandono per cui gli stessi studenti ne rinnegano l’appartenenza e la titolarità della scuola sia perchè l’azienda e le strutture aziendali insistono su un terreno “la cui natura giuridica e ‘ terreno demaniale gravato da usi civici ricadenti nel territorio del comune di Pisticci” sia perchè i miglioramenti fondiari a suo tempo eseguiti versano nel totale degrado per l’incuria e per la mancanza anche di un pizzico di amor proprio di chi e’ chiamato a dirigerla, a gestirla e sorvegliarla. E’ una perizia all’imperizia la cui responsabilità senza ombre di dubbio ricade sulla Regione, sulla Provincia e sugli enti locali. Per non parlare ovviamente dei danni all’erario che periodicamente si concretizzano con la perdita di valore dei beni immobili che appartengono a tutti.
  • Infine, il rilancio delle scuole passa anche attraverso la istituzione di un convitto da allocare a Marconia così come è necessario dotare l’istituto agrario e l’alberghiero di una dirigenza e di una segreteria. Sono alcuni dei tanti suggerimenti che un qualsiasi cittadino di buon senso può offrire alle istituzioni in indirizzo”.

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