“Quanta speme, quanti affanni sai donarmi o amata “Casa della memoria”. La stanca mente si invola alla ricerca di spunti innovativi per renderTi ancora più sontuosa e crocevia di Arte e di bellezza espositiva! VisitandoTi, con fisico sofferente, lo sguardo è rivolto devotamente al Crocefisso che ti rende “Luogo benedetto”! Con la consapevolezza che tu “Sala storica” sei protetta dal Redentore, le mie membra trovano pace e ristoro!” “Cara amata fatale sede, devo accelerare il completare la Tua abbagliante luce con altrettanti cimeli che si tramutano in armonia, affetto verso ricca, varia esposizione! E’ narrazione “del tempo che fu” opera rievocativa delle arcaiche Tradizioni Popolari! Il tempo è amaramente tiranno, e gli anni, ahimè entrano nel mistero impensabile, impenetrabile della fase finale! Sento imperiosa premura di terminare il tragitto per il completamento del “glorioso, mitico luogo!” L’assillante cruccio è se riuscirò e spero!”