Venerdì, 29 Marzo 2024

La forte crisi idrica sta colpendo il settore agricolo lucano, ed in particolare in questo momento la zona di Gaudiano di Lavello, dove allo stato attuale, gli 800 litri al secondo non sono sufficienti ad alimentare le vasche per irrigare l’attuale campagna dei pomodori e le altre coltivazioni in campo presenti nella vasta area.

Garantire la disponibilità di acqua è ormai una delle sfide principali da affrontare all'interno dell'agenda politica del nostro Paese, compreso la Basilicata, dal momento che i fenomeni di siccità e carenza idrica non rivestono più carattere di straordinarietà.

Da oggi, nei ristoranti aziendali Eni di Roma e San Donato Milanese, si mangia anche lucano. L’iniziativa, ideata e sviluppata nell’ambito dell’Accordo attuativo siglato nel 2019 tra Eni e Coldiretti Basilicata, vede l’introduzione di alcuni prodotti lucani di eccellenza a marchio “Io sono lucano” nei menu aziendali.  Si parte con l’introduzione dei legumi, ma a breve si estenderà anche alle altre filiere: dalla pasta ai cereali e all’olio, fino all’ortofrutta, sempre nel rispetto della stagionalità.

Nelle dighe lucane presenti quasi 30 milioni di metri cubi di acqua in meno rispetto allo scorso anno.

Mancano lavoratori stagionali in Basilicata per garantire le campagne di raccolta estive di frutta e verdura, ormai alle porte.

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