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Dopo la definitiva sottoscrizione del Protocollo d’intenti tra Regione Basilicata, Eni e Shell sulle “Misure compensative per la sostenibilità ambientale e lo sviluppo del territorio regionale” relativi alla concessione Val d’Agri, è opportuno chiedersi cosa cambia per quel territorio e per la Basilicata e provare a immaginare le prospettive per i prossimi sette anni, cioè fino alla data di chiusura della proroga di concessione di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi fissata al 26 ottobre 2029.
Legambiente: "Chiediamo alla Regione Basilicata uno scatto di reni nell'avvio delle filiere per il recupero e il riciclo dei materiali e degli scarti e un'inversione di tendenza su fonti rinnovabili ed efficienza energetica. Programmando subito una reale transizione ecologica sostenibile e giusta nelle aree di estrazione di gas e petrolio"
A 30 anni dalla legge che l'ha messo al bando, l'amianto continua ad uccidere perchè in Italia ne è stato rimosso solo il 25%. Anche la Basilicata i dati sulla presenza di amianto sono incompleti e non permettono di quantificare la sua reale presenza. Legambiente Basilicata in collaborazione con l'Osservatorio Nazionale Amianto (ONA) e ASSA group (azienda italiana leader nella bonifica dell'amianto) promuove una campagna di comunicazione e sensibilizzazione sull'amianto rivolta ai Comuni finalizzata ad aumentare la consapevolezza sul fenomeno, incrementare le conoscenze circa gli strumenti per ridurre e prevenire i rischi dall’inquinamento da fibre d’amianto e agire operativamente su strutture pubbliche contenenti amianto per renderle accessibili e sicure.
Legambiente presenta la road map con le tre priorità per una loro gestione condivisa e sostenibile e quattro vertenze storiche dell’associazione che raccontano la necessità di agire
In Basilicata il 100% dei corpi idrici sotterranei è sconosciuto dal punto di vista quantitativo e del 50% di essi non si conosce lo stato chimico.
Acque sotterranee: un tesoro nascosto da tutelare. Gravi carenze nel monitoraggio dei corpi idrici
Anche la Basilicata deve programmare la sua transizione energetica fondata sulle fonti pulite e l'efficienza energetica e definire subito una strategia regionale d’uscita dalle fonti fossili che generano conflitti, insicurezza energetica, costi insostenibili e disastri ambientali.
Ma c'è anche una buona notizia: il Consiglio dei Ministri sblocca 6 Parchi eolici tra cui quello di Tricarico